Seedorf pregusta il poker europeo
martedì 22 maggio 2007
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A 12 anni dalla conquista della sua prima UEFA Champions League il centrocampista olandese è più che mai lanciato verso il quarto successo nella competizione.
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Campione d'Europa con tre club differenti, Clarence Seedorf dell’AC Milan sa bene come comportarsi in una finale di UEFA Champions League. E sfortunatamente per il Liverpool FC, l’olandese è certo di essere giunto al culmine di una delle sue migliori stagioni.
Gli esordi con l’Ajax
Anche se ha solo 31 anni, Seedorf ha esperienza da vendere. Messosi in luce ancora ragazzo con l’AFC Ajax, ha conquistato la sua prima UEFA Champions League nel 1995, un mese dopo aver compiuto 19 anni. Passato al Real Madrid, ha fatto incetta di vittorie, compreso un secondo trionfo continentale, e dopo una breve parentesi nell’FC Internazionale Milano, nel 2002 è approdato al Milan, club con il quale ha centrato la sua terza coppa. Prima di lui, nessun giocatore aveva conquistato per tre volte il trofeo vestendo tre maglie differenti.
Fame inesauribile
Nonostante una carriera luminosissima, Seedorf sembra avere ancora fame di successi. “La voglia di vincere è aumentata proprio perché mi sto avvicinando alla fine della carriera - ha spiegato l’olandese a uefa.com -. Il tempo passa inesorabile, perciò non posso farmi sfuggire nessuna occasione. Continuerò a lavorare e ad impegnarmi per cercare di ottenere il meglio da me stesso e dai miei compagni”.
Spirito di gruppo
”Il calcio è un gioco di squadra - ha proseguito Seedorf -. Da solo non sarei mai riuscito a ottenere così tanti successi. Lo spirito di gruppo è fondamentale e qui al Milan giochiamo tutti per vincere ogni anno”. Le parole dell’olandese potrebbero sembrare iperboliche, ma i numeri parlano a favore della sua tesi: nelle ultime sei stagioni, i rossoneri sono approdati in finale di UEFA Champions League per due volte, collezionando anche tre semifinali ed un quarto.
Una grande stagione
Seedorf, che ha militato anche nell’UC Sampdoria, ritiene che il meglio debba ancora venire. Quando il Milan gioca con una punta più Kakà, l’olandese è spostato in posizione più avanzata e quest’anno ha già messo a segno sette reti in campionato e tre in UEFA Champions League. “Sto disputando una delle mie migliori campagne europee - ha spiegato il centrocampista -. Sto facendo le cose giuste al momento giusto. Nel calcio è importante continuare a migliorare, indipendentemente dall’età, e io mi sento più che mai padrone del mio ruolo”.
L’intesa con Kaká
Seedorf pregusta la finale di quest’anno in maniera particolare, dopo le brillanti prestazioni offerte nei quarti e nelle semifinali: due gol e due assist, rispettivamente per Kakà e Filippo Inzaghi. L’intesa con il brasiliano, in particolare, sembra aver raggiunto vette mai toccate in passato. “Kakà è fondamentale per il Milan - ha spiegato l’olandese-. Le nostre responsabilità sono cresciute dopo la partenza di alcuni giocatori chiave e fortunatamente siamo riusciti entrambi a segnare molti gol”.
Un rapporto speciale
”L’intesa tra noi è cresciuta, del resto era solo questione di tempo – ha concluso Seedorf -. Il nostro rapporto è speciale, ma è difficile spiegarne i motivi”. Se l’olandese ha elogiato le qualità di Kakà, anche il brasiliano non è stato da meno nei confronti del compagno di reparto. “Seedorf è stato decisivo - ha dichiarato il trequartista carioca -. Nelle partite che contano, riesce sempre a dare il meglio. Contro Bayern e Manchester è stato semplicemente fantastico. I grandi trofei si conquistano grazie a giocatori come lui”. Considerato il palmares dell’olandese, è difficile non essere d’accordo con Kakà.