Per il Porto i complimenti di Mourinho
martedì 6 marzo 2007
Intro articolo
Il tecnico del Chelsea ha speso parole di elogio per la forza mentale della propria squadra, ma anche per la prestazione dei suoi connazionali.
Corpo articolo
Il tecnico del Chelsea FC, José Mourinho, ha speso parole di elogio per la forza mentale della propria squadra, capace di superare in rimonta l’FC Porto e di centrare così la qualificazione ai quarti di UEFA Champions League per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Dal canto suo Jesualdo Ferreiria, allenatore del Porto, ha ammesso che l’inserimento di John Obi Mikel per Claude Makelele dopo l’intervallo ha cambiato il volto della sfida e ha elogiato la squadra per aver messo alle corde i favoriti per la conquista del titolo continentale.
José Mourinho, allenatore del Chelsea
Nel primo tempo il Porto ha giocato meglio di noi, ma sono soddisfatto di come la squadra ha interpretato la partita nella ripresa. Nell’intervallo ho detto ai giocatori di liberarsi della pressione e loro mi hanno seguito alla perfezione. Il cambio effettuato nell’intervallo si è rivelato decisivo. La sfida è stata vibrante e il Chelsea ha prevalso in virtù della sua grande forza d’animo, derivante dall’abitudine a giocare in Premiership. Abbiamo meritato di vincere per come ci siamo espressi nel secondo tempo, ma il Porto deve essere orgoglioso di quanto ha mostrato. La gara è rimasta in bilico anche quando ci siamo portati sul 2-1.
Jesualdo Ferreiria, allenatore del Porto
Nel primo tempo siamo stati superiori al Chelsea e abbiamo meritato di chiudere in vantaggio. Le cose sono cambiate nella ripresa dopo l’inserimento di Mikel da parte del Chelsea. Gli equilibri in campo si sono spezzati e alla fine i nostri avversari hanno prevalso. Sono dispiaciuto per l’eliminazione, ma anche orgoglioso per la prestazione della squadra. Siamo un gruppo competitivo e nonostante la sconfitta non ci lasceremo prendere dallo sconforto. Ci rifaremo la prossima stagione. Siamo scesi in campo senza timori e ritengo che un successo non sarebbe stato immeritato.