Mancini vuole di più
lunedì 11 settembre 2006
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Il tecnico dell'Inter ha spiegato che i nerazzurri saranno meno leziosi e più concreti in questa nuova avventura europea.
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Roberto Mancini, allenatore dell’FC Internazionale Milano, ha spiegato che la squadra sarà molto più concreta e determinata rispetto alla scorsa edizione della UEFA Champions League.
Squadra muscolare
Intervistato sul numero 19 di Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League, Mancini ha dichiarato che l’arrivo di Patrick Vieira dalla Juventus ha reso la squadra “un po’ meno tecnica, ma molto più forte fisicamente” e “meno fantasiosa, ma più muscolare”.
Acquisti importanti
Vieira è approdato a Milano insieme a Hernán Crespo, Zlatan Ibrahimović, Maicon, Maxwell, Olivier Dacourt e Fabio Grosso, l’eroe azzurro all’ultima Coppa del Mondo FIFA. Ora l’Inter non ha più alibi e dovrà tentare di ben figurare sia in Italia che in Europa, all’indomani di una stagione culminata con uno Scudetto assegnato a tavolino.
Scudetto dolceamaro
La tifoseria nerazzurra non ha ancora digerito l’eliminazione subita ad opera del Villareal CF nella semifinale della UEFA Champions League 2005/06 e l’assegnazione d’ufficio dell’ultimo titolo di campione d’Italia, avvenuta in seguito alla retrocessione della Juventus in Serie B e alle penalizzazioni comminate alle altre società implicate nello scandalo che ha sconvolto il calcio italiano, ha solo parzialmente mitigato la delusione degli appassionati interisti, ancora in attesa di un successo sul campo che manca da ormai troppo tempo.
La replica di Mancini
A quanti sostenevano che fosse fuori luogo esultare per un titolo ottenuto in tal modo, Mancini ha replicato: “Non c’è niente di cui vergognarsi, le altre squadre si sono comportate in maniera scorretta. Nello sport simili atteggiamenti non sono tollerati, è necessario comportarsi in maniera cavalleresca e muoversi all’interno dei regolamenti. La nostra classifica è frutto di vittorie oneste e sudate, non si può dire lo stesso per molte nostre avversarie”.
Più cinismo
Lo Scudetto, seppur arrivato per vie tortuose, ha contribuito a far crescere la volontà nerazzurra di disputare una grande stagione. Come aveva già ricordato Adriano, infatti, sotto la guida di Mancini la squadra ha sempre espresso un gioco piacevole, ma è puntualmente venuta meno negli appuntamenti cruciali.
Banco di prova
”L’Inter viene sempre inserita nel gruppo delle candidate allo Scudetto – ha spiegato il tecnico jesino -. Siamo abituati alla pressione. Sono dispiaciuto che il campionato sia orfano della Juve, una società che fa parte della storia del calcio, ma detto questo, la squadra dovrà impegnarsi al massimo per centrare i propri obiettivi, in modo da confermare i progressi mostrati nel corso delle ultime due stagioni.
Le voci su Capello
Già alla vigilia della sfida inaugurale di UEFA Champions League sul campo dello Sporting Clube de Portugal, Mancini è consapevole che solo la conquista dello Scudetto potrà giustificare la sua riconferma sulla panchina nerazzurra, considerate le numerose voci estive che avevano prefigurato l’immediato approdo a Milano di Fabio Capello, fresco d’addio alla Juventus.
Messaggi contrastanti
Pur avendo dichiarato: “Come tutti, ritengo Capello il miglior allenatore in circolazione”, il patron dell’Inter, Massimo Moratti, ha deciso di dare fiducia al proprio tecnico, spiegando: “La rosa della squadra è di indubbio valore, sarebbe stato un errore effettuare troppi cambiamenti”.
Grande fiducia
In ogni caso, qualunque sia stata l’entità delle pressioni subite, Mancini si è rivelato abilissimo nel celarle agli occhi del pubblico. Dopo la conquista della Coppa Italia, lo scorso maggio, il tecnico aveva candidamente affermato: “Non ho dubbi rispetto alla mia permanenza sulla panchina dell’Inter. Del resto, trovare un allenatore più bravo di me non è certo un’impresa facile”.
L’articolo è tratto dal numero 19 di Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League. Clicca qui per abbonarti.