Chievo, sconfitta pesante
mercoledì 9 agosto 2006
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PFC Levski Sofia - AC Chievo Verona 2-0
Un gol in apertura e uno allo scadere condannano i ragazzi di Pillon: per qualificarsi alla fase a gironi, a Verona servirà un’impresa.
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Parte in salita l’avventura dell’AC Chievo Verona in UEFA Champions League. A Sofia, nell’andata del terzo turno preliminare, il Levski padrone di casa si impone per 2-0, grazie alle reti di Valeri Domovochiysky all’8’ e Cédric Bardon su rigore all’85. La squadra italiana, che può recriminare per un palo centrato da Giuseppe Scurto sull’1-0, dovrà superarsi il 23 agosto allo stadio Bentegodi per ribaltare il risultato e accedere alla fase a gironi.
Pillon rispetta le previsioni
Al “Vassil Levski”, i bulgari presentano una sola novità rispetto alla formazione annunciata alla vigilia: al posto di Emil Angelov, il terminale offensivo è Domovochiysky. Giuseppe Pillon rispetta le previsioni della vigilia: 4-4-2 e tandem avanzato formato da Simone Tiribocchi e dal brasiliano Amauri.
Veronesi subito sotto
Nemmeno il tempo di acclimatarsi alla Champions League e la squadra di Pillon è subito costretta a inseguire. Domovochiysky, 19enne attaccante, non ha difficoltà a mettere alle spalle di Vincenzo Sicignano su assist di Hristo Yovov. Al 27’ è Andrea Zanchetta ad avere l’occasione buona per pareggiare, ma il suo tiro termina a lato di un soffio.
Rete annullata
Al 47’ Tiribocchi trova il pareggio su cross di Salvatore Lanna, ma l’arbitro Jaroslav Jara (Repubblica Ceca) annulla per fuorigioco. Dieci minuti dopo, invece, è ancora Domovochiysky a divorare un’ottima opportunità per il raddoppio. Pillon prova a inserire forze fresche a metà ripresa, richiamando Zanchetta e Tiribocchi e inserendo Michele Marcolini e Sergio Pellissier. Stanimir Stoilov risponde gettando nella mischia Stanislav Angelov al posto del goleador Domovochiysky.
Raddoppio su rigore
Al 77’ è Franco Semioli ad avere sui piedi la palla del pareggio, ma il suo tiro è fiacco e Georgi Petkov para facilmente. Un minuto dopo è Scurto a colpire di testa il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. All’85’ la doccia gelata per il Chievo: Angelov entra in area di rigore ed è atterrato. L’arbitro decreta la massima punizione, che Bardon trasforma malgrado Sicignano intuisca.