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Recuperare lo spirito Real

Fabio Capello propone una ricetta fatta di lavoro e umiltà per riportare al successo le Merengues.

Lavoro e umiltà, queste le parole d’ordine di Fabio Capello per cercare di riportare al successo, in patria e all’estero, il Real Madrid CF.

'Spirito perduto'
Durante la presentazione odierna al Santiago Bernabéu, il 60enne tecnico friulano si è impegnato a recuperare lo spirito perso. "Non vedo l’ora di iniziare a lavorare. Sono convinto di essere nel club più importante del mondo. Dobbiamo tornare a conquistare trofei, e per farlo dovremo lavorare duro, essere umili e riscoprire lo spirito del Real Madrid. Quello spirito che negli ultimi anni, credo, è andato perduto". Il mercato sarà il primo banco di prova per Capello, con le possibili partenze di Roberto Carlos e Ronaldo oltre al ritiro di Zinédine Zidane.

'Vincitore nato'
Fra le ragioni che hanno spinto ad ingaggiare il tecnico friulano, il neo presidente delle Merengues Ramón Calderón ha addotto la capacità dimostrata da Capello durante la sua prima esperienza a Madrid di far rinascere la squadra, dieci anni fa. "Prendere Fabio Capello è stata un’ossessione personale perché è un vincente nato. La stagione 1996/97, quando prese la guida di una squadra in crisi, è impressa nella mia memoria: guidò la squadra dal sesto posto del campionato precedente alla conquista del titolo".

Nessuna interferenza
Il Real Madrid è arrivato secondo alle spalle dell’FC Barcelona la scorsa stagione, ma non vince trofei da tre anni. Capello, invece, è reduce da due titoli nazionali consecutivi con la Juventus, che si aggiungono ai quattro conquistati con l’AC Milan, con cui ha conquistato anche la Coppa dei Campioni nel 1994, e lo scudetto con l’AS Roma. Calderón ha poi aggiunto che non interferirà in alcun modo nel lavoro del tecnico con i giocatori. "Capello e [il diretto sportivo Predrag] Mijatović lavoreranno senza interferenze mie o di altri dirigenti. È stato ingaggiato per restituire fiducia ai giocatori, imporre ordine e disciplina ed elargire anche la giusta dose di affetto. Il suo è un compito difficile, ma è un maestro in materia".

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