Champions League Ufficiale Risultati e Fantasy live
Scarica
UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Eto'o ispirato dal Liverpool

Per rimontare l'Arsenal l'attaccante camerunense ha rivelato di aver pensato all'impresa dello scorso anno dei Reds.

Samuel Eto'o, “man of the match” della finale, ha spiegato che l’FC Barcelona si è ispirato alla rimonta del Liverpool FC nella finale del 2005 della UEFA Champions League per recuperare il gol di svantaggio e battere l’Arsenal FC allo Stade de France.

Pari di Eto'o
Malgrado l’inferiorità numerica - rosso al portiere Jens Lehmann per un fallo ai danni dell’attaccante camerunense - i Gunners passavano in vantaggio al 37’ con un colpo di testa di Sol Campbell, su punizione di Thierry Henry. Pur senza giocare la sua miglior partita contro un avversario che allungava la propria inviolabilità nel torneo fino a 994 minuti, il Barça trovava il pareggio al 76’. Henrik Larsson prolunga intelligentemente un pallone per Eto'o, che trafigge Manuel Almunia, in campo al posto di Lehmann, e interrompe il record.

'Mai arresi'
Il gol dà la carica ai campioni di Spagna, che cinque minuti più tardi segnano il gol decisivo che riporta il trofeo in Catalogna per la seconda volta nella storia. Juliano Belletti riceve da Larsson un pallone perfetto e batte a rete da posizione defilata. "Abbiamo sempre creduto nella rimonta – ha dichiarato Eto'o, eletto “man of the match” dagli osservatori tecnici UEFA -. L’anno scorso avevamo visto il Liverpool rimontare tre reti e sapevamo di potercela fare anche noi. In una finale possono insinuarsi molti dubbi, ma nell’intervallo abbiamo ripensato allo spirito del Liverpool e ci siamo detti che avremmo provato fino in fondo".

Spirito di squadra
Al pari del suo tecnico Frank Rijkaard, quinto uomo ad aver vinto la Coppa dei Campioni sia da giocatore (AC Milan e AFC Ajax) che da allenatore dopo Miguel Muñoz, Giovanni Trapattoni, Johan Cruyff e Carlo Ancelotti, anche il camerunense insiste molto sull’importanza del collettivo. "È una grande notte per la squadra e per Barcellona, e non mia, di Belletti o di Ronaldinho. Abbiamo una grande squadra e tutti possono segnare se serviti splendidamente da un compagno, come è capitato stasera a me e a Belletti. L’Arsenal ha fatto la sua partita riuscendo a passare in vantaggio in inferiorità numerica, ma non ci siamo arresi e grazie al cielo siamo riusciti a segnare due gol".

Senza parole
Profondamente religioso e padre orgoglioso di un figlio che è stato al suo fianco durante la conferenza stampa per essere risultato “man of the match”, il 25enne attaccante ha stentato a trovare le parole per esprimere il significato di questo risultato. "È incredibile: non esistono parole per spiegare questa sensazione. Fra qualche anno potrò dire a mio figlio: 'Hey, la mia squadra ha vinto la UEFA Champions League allo Stade de France e io ho segnato il gol del pareggio'. Credo che ci renderemo conto di questo risultato soltanto quando avremo smesso di giocare". I tifosi del Barça si augurano di vivere altre notti come quella appena trascorsa prima di quel momento.

Scelti per te