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Arsenal, missione per due

Dopo una stagione difficile, tra alti e bassi, Campbell e Hleb hanno l'occasione del definitivo riscatto.

Sol Campbell e Aleksandr Hleb dell'Arsenal FC hanno alcuni motivi personali per battere l'FC Barcelona nella finale di UEFA Champions League allo Stade de France.

Difficoltà stagionali
Il centrale della nazionale inglese e il compagno bielorusso hanno trascorso una stagione problematica, anche se per motivi diversi. Campbell ha avuto problemi fisici e, dopo essere uscito nella gara casalinga persa 3-2 contro il West Ham United FC il 1° febbraio, non ha giocato fino a metà aprile per un infortunio alla caviglia e al metatarso. Come se non bastasse, si è fratturato il naso nella giorno del rientro contro il Portsmouth FC. Hleb, invece, è rimasto assente per due mesi nell'autunno scorso per un infortunio al ginocchio rimediato in nazionale, faticando ad ambientarsi in Premiership dopo l'arrivo dal VfB Stuttgart.

Acclimatazione
"All'inizio è stato molto difficile adattarsi al calcio inglese - dichiara Hleb -. Pensavo di aver sbagliato e non ero sicuro che il trasferimento facesse al caso mio". Da dicembre, però, il 25 enne centrocampista è migliorato costantemente. I motivi? "Il sostegno di tutti, soprattutto del mister e dei compagni. Giocatori come Thierry Henry, Cesc Fabregas e José Antonio Reyes sono stati fantastici. Ora tutto va a gonfie vele e sono veramente contento. Mi sento a casa".

Tempi duri
Anche Campbell è molto schietto: "È stato l'anno più difficile della mia carriera, sia dal punto di vista del gioco che della condizione fisica. Da Natale non ho mai potuto giocare con continuità. Si è semppre soggetti all'infortunio, ma per me è stato pesantissimo". Dopo essere finalmente rientrato per la semifinale di ritorno contro il Villarreal CF ed aver contribuito alla decima partita senza subire reti, il 31enne difensore ha disputato le ultime tre gare di campionato. L'Arsenal ha scavalcato il Tottenham Hotspur FC al quarto posto e si è qualificato per la prossima UEFA Champions League. Il giocatore ammette che il ritorno è stata un'esperienza catartica: "Si dice 'prendere due piccioni con una fava', ma se penso alle ultime quattro partite è come se ne avessi presi mille".

Ignorare la pressione
Dopo essersi lasciati i problemi alle spalle, i due giocatori non vedono l'ora che arrivi la finale. Secondo Campbell sarà l'incontro di maggior rilievo per la società: "C'è già molta pressione, ma dobbiamo dimenticarcene e giocare come sappiamo. È una partita difficilissima, ma arrivarci è il sogno di ognuno. Il Barcellona terrà la palla e cercherà di giocare sulle fasce. Poi dovremo tenere a bada Ronaldinho, non gli si può dare troppo spazio".

Riscossa finale
Hleb si è imposto sulla fascia destra del centrocampo, da dove elude la difesa con passaggi illuminanti. Il bielorusso, pedina del 4-5-1 che Arsène Wenger ha utilizzato in tutta la fase a liminazione diretta, dimostra un atteggiamento piuttosto machiavellico. "L'importante è vincere la Coppa - conclude -. Non importa come si vince, ma vincere". E per Hleb e Campbell, il successo sarebbe la riscossa perfetta.