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Rosenberg sfida Adriano

Il centravanti brasiliano ha ritrovato il gol, ma anche gli attaccanti dell'Ajax sono in gran forma.

Javier Zanetti ritiene che il ritorno al gol di Adriano nella gara di sabato contro l’UC Sampdoria sia un ottimo segnale per l’attacco dell’FC Internazionale Milano in vista della gara di ritorno degli ottavi di UEFA Champions League contro l’AFC Ajax. L’Ajax, comunque, ha già avuto modo di dimostrare di possedere ottime carte nel reparto avanzato.

Influenza benefica
Sabato, contro l’UC Sampdoria, l’attaccante brasiliano Adriano ha firmato il gol della vittoria poco prima di andare al riposo permettendo all’Inter di tenere il passo dell’AC Milan nella lotta per il secondo biglietto di accesso automatico alla UEFA Champions League. Zanetti ha così commentato: “Non era una partita facile, ma il gol di Adriano ha fatto la differenza. È servito a sbloccarci e da quel momento in poi abbiamo giocato meglio”, ha dichiarato il capitano dell’Inter, assente al Giuseppe Meazza in seguito alla sua prima squalifica in undici anni di carriera in Italia.

'Un’arma importante'
Lo stesso Adriano era stato squalificato prima della partita contro la Sampdoria, ed era stato costretto a soffrire a bordo campo, reduce da undici giornate di digiuno in fatto di gol. “Si è allenato con impegno durante la squalifica e poi al suo ritorno in campo ha ritrovato il gol – ha proseguito Zanetti -. Per noi rappresenta un’arma importante e quando è al meglio della condizione può essere letale”. Il bottino di 11 gol in 13 partite di UEFA Champions League del 24enne è una chiara dimostrazione, ma dopo la partenza difficile nella gara di andata l’Inter sa bene che non è il caso di dare nulla per scontato.

Troppa rilassatezza
“Sappiamo che l’Ajax è una squadra giovane e di buon livello, alla quale non bisognerebbe lasciare eccessivi spazi, ma nel primo tempo di Amsterdam non siamo riusciti a contenerli”, ha detto Zanetti. Questa libertà di azione ha consentito a Mauro Rosales e Klaas Jan Huntelaar di portare in vantaggio di due gol la squadra di casa, prima che l’Inter riuscisse a riequilibrare il risultato nella ripresa grazie ai gol di Dejan Stanković e Julio Cruz, andato a segno a soli quattro minuti dal termine.

Elementi confortanti
L’Inter, in ogni caso, dovrà fare molta attenzione e l’attaccante svedese Markus Rosenberg ritiene che la sua squadra possa trarre ispirazione dall’ottima prestazione del primo tempo all’Amsterdam ArenA. “Per quanto ci riguarda la partita di andata ha avuto due volti – è la riflessione del giocatore 23enne -. Il primo tempo è stato straordinario, mentre il secondo non è andato bene. Dobbiamo, comunque, prendere spunto dal nostro rendimento prima dell’intervallo e prenderlo come riferimento per l’impegno di Milano”.

Attacco prolifico
La squadra olandese ha avuto di recente un rendimento molto confortante, avendo infilato, infatti, cinque vittorie consecutive prima del pareggio a reti inviolate del weekend contro il PSV Eindhoven. Tutto questo è servito alla squadra per scrollarsi di dosso la mancanza di vitalità che aveva gravato su gran parte del campionato e con nove gol all’attivo realizzati in quest’ultima fase Huntelaar è stato dipinto come l’artefice di questa riscossa. Non è ancora, tuttavia, il capocannoniere dell’Ajax in questa stagione. Il primato è di Rosenberg, andato a segno 12 volte prima di essere costretto a spostarsi all’ala sinistra, ruolo per lui inconsueto, a seguito dell’arrivo di Huntelaar a gennaio.

'Buone probabilità'
“Succede sempre così – ha commentato il giocatore svedese riguardo al gran numero di gol messi a segno dal suo partner in attacco -. Ci sono periodi in cui si segna molto ed altri in cui si incontrano difficoltà. Ultimamente Klaas Jan sta attraversando un ottimo periodo di forma, ma quando non segna lui ci pensa qualcun altro”. Questa affermazione è confermata dai 38 gol messi a segno dalla squadra di Danny Blind nelle ultime 14 giornate di Eredivisie, cifre che hanno fatto ritrovare la fiducia alla vigilia del ritorno di UEFA Champions League a Milano. “Abbiamo buone probabilità – ha detto Rosenborg -. Sappiamo che possiamo riuscirci”.