Diego torna a Glasgow
martedì 13 settembre 2005
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Il centrocampista del Porto ha già segnato in Scozia, adesso vuole ripetersi.
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Il centrocampista del FC Porto, Diego, si augura che la storia si ripeta, quando i vincitori della UEFA Champions League del 2004 giocheranno in trasferta a Glasgow questa sera. Il brasiliano è andato in gol contro i Rangers l’ultima volta che è sceso in campo a Ibrox, quando era un giocatore del Santos FC. Alla vigilia della partita di apertura del Porto nel Gruppo H contro i Rangers FC, Diego pensa che quel gol possa essere un’indicazione delle cose che verranno.
Un buon presagio
“Sarà una situazione interessante – ha dichiarato a uefa.com -. Qualche anno fa in un’amichevole con il Santos ho messo a segno il gol della vittoria. Potrebbe essere un buon presagio, chissà? Mi piacerebbe andare di nuovo a segno contro gli scozzesi”.
Stato di forma deludente
La squadra allenata da Alex McLeish è ancora lontana dalla forma migliore e nella Scottish Premier League si trova al quinto posto, cosa impensabile per una squadra che è abituata alle posizioni di vertice. Nonostante ciò, Diego ritiene che i Rangers siano in grado di farsi valere in un Gruppo di Champions League che include il FC Artmedia Bratislava campione della Slovacchia e l’ FC Internazionale Milano che lo scorso anno ha eliminato proprio il Porto.
Maniere forti
Diego si sta preparando per una partita molto dura. “A questo sono rassegnato in quanto quegli scozzesi grandi e grossi contro di me la metteranno sul piano fisico, ma questo è il calcio –ha dichiarato -. I Rangers mi hanno colpito per il modo in cui si difendono. Sono sicuro che nel nostro girone non faranno da comparsa”.
Stagione difficile
Diego è passato al Porto nell’estate del 2004 dopo la storica vittoria dei portoghesi nella Champions League di quell’anno. Erano partiti l’allenatore José Mourinho e giocatori di grande spessore tecnico come Ricardo Carvalho, Deco e Paulo Ferreira per cui il Porto non è stato in grado di bissare il successo. Sulla panchina si sono avvicendati tre tecnici e il Porto ha perso anche il titolo di campione portoghese, andato al SL Benfica.
I tempi cambiano
“L’anno scorso per noi le cose non sono andate bene – ha ammesso Diego -. Abbiamo avuto tre allenatori e tanta gente che andava e veniva. Per questo abbiamo impiegato più tempo a trovare un’adeguata coesione. Non si può però dire che sia stata una stagione del tutto negativa. Il Porto ha vinto la Coppa Intercontinentale e si è qualificato per la Champions League”.
‘Duelli alla PlayStation’
Diego ha solo 20 anni e si è dovuto adattare a vivere lontano da casa e in un nuovo continente. “Più che altro è un’esperienza di vita – ha detto -. Non ho molto tempo per riposare, ma negli ultimi mesi sono riuscito a viaggiare un pò in Francia e in Spagna. La maggior parte del tempo la passo a Oporto con gli altri giocatori brasiliani che giocano lì. Ci sfidiamo alla PlayStation senza esclusione di colpi. Giochiamo sempre delle partite di calcio e devo ammettere che per me ho scelto il ruolo di Commissario tecnico della nazionale brasiliana!”
La maglia della nazionale
In realtà il giovane regista ha già giocato nella nazionale brasiliana e ora, con la Coppa del Mondo FIFA ormai dietro l’angolo, vuole aumentare il numero di sue presenze. “La Coppa del Mondo è proprio vicina e non sono stato convocato da sei mesi ormai – ha dichiarato -. Adesso naturalmente la priorità è il Porto, ma non posso dimenticare la maglia della mia nazionale”.
La seconda stagione
Dopo i problemi della stagione scorsa, grazie al nuovo tecnico Co Adriaanse il Porto è partito di gran carriera quest’anno. La squadra è in testa alla classifica con tre vittorie in altrettante partite. Ora, ormai a suo agio in Portogallo, Diego prevede che le sue prestazioni miglioreranno così come quelle della squadra. In proposito ha detto : “Questa è la mia seconda stagione in Europa e mi aspetto di imparare molto e di giocare anche molto. L’anno scorso siamo stati sfortunati a perdere nei quarti di finale, ma in questa stagione forse possiamo fare ancora meglio”.