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Qualcuno lassù ci ama

Luis García crede in un disegno divino dietro la cavalcata trionfale del Liverpool.

di Brian Brownstein

Luis García è convinto che dietro il cammino del Liverpool FC fino alla finale di UEFA Champions League ci sia un disegno divino.

Qualcuno lassù
Lo spagnolo è ancora incredulo per l’impresa compiuta, che vedrà adesso il Liverpool contrapposto all’AC Milan allo stadio Atatürk Olympic di Istanbul, e sostiene che una mano benevola dall’alto abbia guidato il cammino degli inglesi. "Qualcuno lassù vuole che quest’anno a vincere sia il Liverpool – ha dichiarato a uefa.com -. Per questo motivo dobbiamo vincere a Istanbul”.

'Cammino straordinario'
"Non possiamo perdere sul più bello. Non credevo che potessimo andare così lontani. Pensavo che fossero necessari almeno un paio d’anni per raggiungere un traguardo del genere, e sono sicuro di non essere stato il solo a pensarlo. Sulla carta non sembrava fattibile raggiungere la finale, per questo il cammino è stato ancora più entusiasmante".

Portafortuna
García è stato determinante quest’anno in Europa per il Liverpool. Il 26enne centrocampista è andato in gol per il club di Anfield in tutti i turni dagli ottavi di finale in avanti, e spera che un suo gol in finale possa regalare il successo ai Reds.

Calcio simile a quello spagnolo
"Ho disputato una grande Champions League quest’anno e qualcuno mi considera già un portafortuna. Spero di riconfermarmi anche a Istanbul. Il mio stile di gioco si addice maggiormente alla Champions League, perché le partite sono più simili al calcio a cui ero abituato in Spagna".

Quinto trofeo
I quattro volte campioni d’Europa del Liverpool non alzano il massimo trofeo continentale dal 1984, e García è consapevole che vincere il titolo per la quinta volta significherebbe scrivere il nome proprio e quello dei compagni di squadra nella storia del club. "Per alcuni tifosi questo è il massimo traguardo di sempre – ha aggiunto -. Vincendo a Istanbul avremmo un posto nella leggenda del club".

Conoscenza e rispetto
García ha poi elogiato il lavoro del tecnico Rafael Benítez, uno dei segreti del successo del Liverpool: "Benítez riesce a ottenere il massimo da ogni giocatore ma soprattutto gode del rispetto di tutti. Le sue conoscenze calcistiche e tattiche fanno sì che i giocatori lo ascoltino e sappiano cosa fare”.

Quasi un miracolo
"Quello che Rafa Benítez ha creato è un gruppo compatto – ha proseguito -. È questo uno dei suoi pregi maggiori come tecnico. È davvero sorprendente il gruppo che è riuscito a formare in così poco tempo e partendo da una squadra quasi interamente nuova".

Momento più bello della carriera
García coglie poi il senso della portata del traguardo raggiunto dal Liverpool aggiungendo: "È di gran lunga la partita più importante della mia carriera. Giocare una partita del genere regala emozioni speciali: un po’ come disputare una finale di Coppa del Mondo [FIFA]. Resterà un ricordo indelebile e il momento più bello della mia carriera fino ad oggi".

Grande risultato
Vincere il trofeo è un obiettivo che García considera alla portata del Liverpool, ma anche se non dovesse accadere, resterebbe comunque il ricordo di una cavalcata straordinaria. "Abbiamo piena fiducia nei nostri mezzi e la consapevolezza di poter fare qualcosa di molto importante per il club e per i nostri fantastici, ineguagliabili tifosi", ha concluso García.

Soltanto una
"Ma anche se non dovessimo battere il Milan resterebbe comunque il grande cammino della squadra. Quello che abbiamo fatto è molto importante per il Liverpool. Le cose vanno considerate razionalmente: soltanto una squadra all’anno può diventare campione d’Europa".

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