P come...
mercoledì 11 maggio 2005
Intro articolo
Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League.
Corpo articolo
Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League del 25 maggio. Oggi è la volta della lettera P.
Calciare un penalty è forse il momento di maggiore tensione nervosa nel calcio, specialmente se capita nella serie finale di una gara di UEFA Champions League. Come è capitato al PSV Eindhoven, che ha raggiunto le semifinali dell’edizione di quest’anno superando dal dischetto l’Olympique Lyonnais. Ma sono già diverse le finali decise dalla lotteria dei rigori.
Nel 2002/03, all’Old Trafford, dopo che i tempi regolamentari e supplementari tra AC Milan e Juventus FC si erano chiusi senza reti, i rossoneri hanno conquistato il trofeo, nonostante gli errori di Clarence Seedorf e Kakha Kaladze, grazie all’imprecisione di David Trezeguet, Marcelo Zalayeta e Paolo Montero. Di Andriy Shevchenko, invece, il rigore decisivo.
Anche l’edzione del 2000/01 è stata decisa ai calci di rigore, dopo l’1-1 tra FC Bayern München e Valencia CF. Thomas Linke trasformava il tiro del 5-4 per il Bayern, lasciando sulle spalle di Mauricio Pellegrino la responsabilità di segnare per andare avanti. L’errore dell’argentino ha invece condannato il Valencia.
Contro ogni pronostico, il torneo scorso se lo è aggiudicato l’FC Porto, consegnando alla storia la formazione lusitana e il suo tecnico di allora José Mourinho. I vincitori della Coppa UEFA del 2002/03 hanno raggiunto la finale di Gelsenkirchen eliminando lungo il proprio cammino Manchester United FC, Olympique Lyonnais e RC Deportivo La Coruña.
In finale, all’Arena Aufschalke, i portoghesi si sono sbarazzati con facilità dell’AS Monaco FC. Carlos Alberto apriva le marcature al 39’, mentre le reti nella ripresa di Deco e Dmitri Alenitchev consegnavano il trofeo al Porto, in quella che sarebbe stata l’ultima gara di Mourinho prima del passaggio sulla panchina del Chelsea FC.
Uno dei protagonisti di quella formazione monegasca del 2003/04 è stato il centravanti Dado Pršo, famoso per la quaterna – il terzo giocatore di sempre a riuscirci in Champions League – rifilata al Deportivo nella vittoria per 8-3 della formazione di Didier Deschamps allo Stade Louis II.
Dopo la prima rete realizzata al 26’, Pršo ha impiegato appena 19 minuti a realizzare la tripletta, la seconda a pari merito più veloce nella storia della Champions League. Quando è arrivato l’ennesimo gol a inizio ripresa, il poker era stato completato in appena 23 minuti.
Pršo ha poi realizzato un altro gol in semifinale, dove la formazione del Principato ha superato il Chelsea, chiudendo la competizione a quota sette reti. Quell’estate si è poi trasferito in Scozia con i Rangers FC, e adesso attende di potersi misurare di nuovo in Champions League nel 2005/06.