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Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League del 25 maggio. Oggi è la volta della lettera O.

Lars-Christer Olsson è il funzionario con più alto grado all’interno della UEFA. È responsabile della gestione amministrativa della UEFA nella sua sede centrale di Nyon, Svizzera. In precedenza aveva ricoperto l’incarico di direttore del torneo in occasione di EURO '92 in Svezia e nel 1999 aveva lavorato come esperto in amministrazione per la FIFA.

Olsson è nato in Svezia nel 1950, è approdato nel 2000 alla UEFA come direttore del settore marketing e calcio professionistico e nel gennaio 2004 ha preso il posto di Gerhard Aigner come direttore generale. In qualità di direttore generale della UEFA Olsson è presente nelle riunioni del Comitato Esecutivo UEFA e in quelle delle altre commissioni UEFA, rivestendo un ruolo di consulente nell’elaborazione delle decisioni.

Nel corso degli anni la Champions League ha offerto la sua buona dose di autogol (own goal in inglese), con pochi esempi più spettacolari di quello che vide come protagonista Stig Johansen, il quale con un eccellente colpo di testa trafisse il suo portiere della disfatta per 6-1 dell’Helsinborgs BK contro il Rosenborg BK, nel settembre del 2000. Se lo avesse segnato nell’altra porta sarebbe stato un gol meraviglioso.

Nel 2003/04 il giocatore del VfB Stuttgart Fernando Meira inganna il proprio portiere nell’importante partita contro il Chelsea FC, mentre a Pascal Cygan, Arsenal FC, è stato attribuito un autogol avendo deviato nettamente un tiro di Loukas Vinta che ha permesso al Panathinakos FC di pareggiare per 1-1 ad Highbury nell’edizione di questa stagione.

Se è pur vero che i 22 giocatori in campo sono gli elementi più importanti in uno spettacolo calcistico, una partita non potrebbe esistere se non ci fossero le terne arbitrali (officials). La UEFA può contare su alcuni tra i migliori direttori di gara del mondo, tutti con un’ottima preparazione, al livello degli stessi giocatori.

Gli arbitri percorrono notevoli distanze nel corso dei 90 minuti, per cui la preparazione fisica è molto importante nell’ambito del loro lavoro. Anche gli assistenti arbitrali devono svolgere un compito di rilievo. La loro funzione principale è quelle di assegnare le rimesse laterali, controllare le posizioni di fuorigioco e assistere l’arbitro per ogni decisione relativa ad episodi che avvengono nei pressi delle linee laterali.

La terna arbitrale è coadiuvata da un quarto uomo, che si trova a bordo campo. Dalla sua posizione può prendere nota in caso di offese rivolte all’arbitro o ai suoi assistenti, ma la sua funzione principale è quella di sovrintendere alle sostituzioni, controllare la documentazione delle squadre e far sì che gli allenatori non escano dalle aree tecniche.