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H come...

Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League.

Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League del 25 maggio. Oggi tocca alla lettera H.

Thierry Henry, bomber per eccellenza, è stato autore di grandi imprese con l’Arsenal FC, che nel 1999 lo ha acquistato dalla Juventus per 17 milioni di euro nonostante una stagione infelice. La società ha creduto molto in lui, spostandolo da ala a centravanti, ma a distanza di anni può affermare tranquillamente di aver vinto la scommessa.

Henry si è fatto conoscere tra le fila dell’AS Monaco FC, con cui nel 1998 ha raggiunto la semifinale di Champions League. Acquistato dalla Juventus per una cifra sostanziosa, ha faticato ad ambientarsi in Italia e appena sette mesi dopo si è trasferito a Londra per sostituire Nicholas Anelka.

Nella squadra di Arsène Wenger, il francese ha iniziato una crescita esponenziale. Nel 2001 ha conquistato il titolo di miglior giocatore del campionato inglese e ha vinto la FA Cup, mentre la scorsa stagione è stato autore di 30 gol, grazie ai quali l’Arsenal ha messo le mani sul campionato. Vanno inoltre ricordate cinque marcature in Champions League.

In questa stagione di Champions ha realizzato altri cinque gol, ma il suo gol all’Highbury contro l’FC Bayern München agli ottavi di finale non è bastato a ottenere la qualificazione. Henry, dunque, è ancora in caccia di trionfi in Europa con i Gunners.

H come hat-trick, che in inglese significa “tripletta”. Tra la prima e la decima giornata di Champions League se ne contano sette, partendo con quella di Roy Makaay (Bayern Monaco) nel 4-0 sull’AFC Ajax (seconda giornata) e proseguendo con quella di Wayne Rooney nel 6-2 del Manchester United sul Fenerbahçe SK. Non male come esordio per il giovane attaccante inglese.

Anche Ivan Klasnic del Werder Bremen ha apposto la triplice firma nel 5-1 contro l’Anderlecht, ma non dimentichiamo le tre reti di Sergei Semak del PFC CSKA Moskva, che nonostante un clamoroso 3-1 in casa del Paris Saint-Germain FC è uscito dalla competizione.

Nella sesta giornata il Manchester, già qualificato, ha subito i tre gol consecutivi di Tuncay Sanli del Fenerbahçe, mentre l’Olympique Lyonnais ha iniziato gli ottavi di finale in grande stile superando il Werder con un 10-2 complessivo, anche grazie alla tripletta di Sylvain Wiltord.

Forse però, la tripletta più ricordata in Italia è quella di Adriano (FC Internazionale Milano) contro l’FC Porto agli ottavi di finale. Ai quarti, invece, non è stata registrata alcuna tripletta.

Un’altra H da non dimenticare è quella di Fernando Hierro, leggendario capitano della Spagna e del Real Madrid CF. La squadra della capitale lo ha acquistato nel “lontano” 1989 dal Real Valladolid. Presenza imponente in difesa come a metà campo, il giocatore ha apportato un grande contributo ai successi nazionali ed europei delle Merengues.

Hierro ha conquistato ben tre Champions League, la prima delle quali nel 1998 contro la Juventus. Nella vittoriosa finale 1999/00 contro il Valencia CF, invece, sedeva in panchina.

Il suo trionfo più bello è però il terzo, quello della stagione 2001/02. Nel ruolo di capitano, ha avuto l’onore di sollevare il trofeo dopo aver battuto in finale il Bayer 04 Leverkusen all’Hampden Park. Attualmente il giocatore, 37 anni, sta concludendo la carriera in Inghilterra con il Bolton Wanderers FC.

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