L’incredibile notte di Liverpool
giovedì 26 maggio 2005
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La città inglese ha sofferto, sperato e infine gioito per un successo straordinario quanto insperato.
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di Helen Brown, Liverpool
Un’altra grande città europea si sarebbe unita nei festeggiamenti notturni a Istanbul, e all’intervallo sembrava improbabile che questa città potesse essere Liverpool.
Incubo primo tempo
L’ottimismo pre-partita che si respirava tra le migliaia di tifosi riuniti nei pub della città inglese si dissolveva presto alla luce del primo tempo travolgente dell’AC Milan. Teste basse, cori smorzati e al terzo gol rossonero già i primi taxi per rientrare a casa. I tifosi del Liverpool FC avevano di fatto abbandonato il sogno della quinta Coppa dei Campioni.
Capitano, mio capitano
Ma come già era successo contro l’Olympiacos CFP nella sesta giornata della fase a gironi, un uomo solo (quasi) ha cambiato il corso degli eventi. Quell’uomo risponde ancora una volta al nome di Steven Gerrard, il ragazzo di Liverpool. I tifosi sperano adesso che il suo gol al 54’ possa risultare decisivo nella decisione del giocatore di restare ad Anfield, e rinunciare così al tanto vociferato trasferimento a Londra, sponda Stamford Bridge.
Speranza
Il gol del capitano ha ridato linfa ai tifosi che si erano dati appuntamento nella Concert Square di Liverpool. Disperazione e delusione lasciavano il passo come d’incanto a speranza e fiducia, che si trasformavano in un baleno in euforia ed estasi quando il pubblico assisteva esterefatto a un altro pallone che si insaccava alle spalle di Dida, e poi un altro ancora.
Momento storico
Roba da stropicciarsi gli occhi: i tifosi nei pub cantano ormai all’unisono con quelli presenti a Istanbul. Ogni passaggio, tiro e contrasto è salutato con enfasi da tifosi sempre più convinti che da qualche parte sia scritto che quella sarà la loro serata. Il miracolo in corso attira in strada un numero crescente di tifosi, che va ad ingrossare le code davanti ai pub: ci si deve accontentare di guardare scorci di partita dalle vetrate sempre più appannate dei locali. La gente di Liverpool aveva compreso che questa era una partita da non perdere assolutamente.
Lo spirito di Grobbelaar
E poi i tempi supplementari. Quel prolungamento in cui nessuno, soltanto 40 minuti prima, avrebbe osato sperare. Adesso i tifosi ci credono: deve essere l’anno giusto! La lotteria dei calci di rigore riporta alla memoria il ricordo ben augurante della finale del 1984, con Bruce Grobbelaar a fare il molleggiato contro l’AS Roma. Materiale da leggenda.
L’esplosione di gioia
Jerzy Dudek decide di imitarlo e dopo aver parato il rigore di Andrea Pirlo, un silenzio surreale cala sulla città quando Andriy Shevchenko si presenta sul dischetto per tenere vive le speranze del Milan. Dudek si tuffa ma riesce comunque a respingere l’esecuzione centrale dell’ucraino. La città esplode di gioia e migliaia di persone si riversano in strada per festeggiare il quinto alloro dei Reds, con il solito carosello di auto, bandiere e i cori infiniti di una notte magica.