Una finale di gran classe
mercoledì 25 maggio 2005
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Insieme Milan e Liverpool hanno vinto più titoli di qualsiasi altra coppia di finaliste in passato.
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di Adam Szreter
La 50esima finale della massima competizione continentale difficilmente avrebbe potuto scegliere uno scenario più imponente della metropoli che è Istanbul e del nuovo stadio olimpico Atatürk. Aggiungiamo due squadre che, insieme, hanno vinto più titoli di qualsiasi altra coppia di finaliste e la finale è servita.
Abitudine ai big match
L'AC Milan, sei volte vincitore del trofeo e pieno di nomi abituati a giocare partite di altissimo livello, è il favorito della vigilia. I quattro in difesa (Paolo Maldini, Cafu, Alessandro Nesta e Jaap Stam) entrerebbero di diritto nella galleria delle celebrità del calcio europeo dell'ultimo decennio. Il 36enne Maldini, da solo, ha alzato ben quattro volte al cielo la Coppa.
Il talento di Seedorf
A centrocampo si mette in evidenza il talento di Clarence Seedorf, tre volte vincitore del titolo in tre squadre diverse e, come Gennaro Gattuso e Andrea Pirlo, vincitore in Champions League con la maglia rossonera due anni fa. Mentre Pirlo e Gattuso opereranno essenzialmente davanti alla difesa, Seedorf dovrà affiancare il giovane brasiliano Kaká per innescare l'esplosivo attacco rossonero.
La minaccia Shevchenko
Se non sarà la serata di Kaká, meno incisivo in questa stagione che nella precedente, nessuno scommetterebbe un soldo contro Andriy Shevchenko, autore del tiro decisivo nella lotteria finale dei rigori contro la Juventus nel 2003. Il Liverpool, tuttavia, sa benissimo che l'attaccante ucraino non può essere il solo sorvegliato speciale. "Controllare solo Shevchenko sarebbe un grosso errore. Il Milan ha tanti giocatori forti", dichiara Rafael Benítez, tecnico dei Reds.
Dubbi in attacco?
L'unico piccolo dubbio di Carlo Ancelotti potrebbe essere proprio chi affiancare a Shevchenko. In lizza per una maglia Filippo Inzaghi e Jon Dahl Tomasson ma soprattutto Hernán Crespo già autore dei gol decisivi contro il Manchester United FC. Ancelotti non si sbilancia troppo. "Crespo giocherà, non so se dall'inizio ma giocherà", ammette il tecnico.
Gli sfavoriti
Se il Milan vuole vincere per cancellare la quasi eliminazione ad opera del PSV Eindhoven in semifinale e per aver perso malamente lo scudetto, il Liverpool FC e i suoi tifosi sono già felici di essere arrivati ad una finale cui mancavano da ben 20 anni. E non importa molto se tocca il ruolo di sfavoriti. Dato il loro stato di forma, non è neanche possibile escludere una vittoria dei Reds. "Il Milan sarà anche favorito - precisa Benítez - ma noi ci crediamo, e possiamo vincere".
Gerrard perno centrale
Molto dipenderà a centrocampo dalla capacità del capitano Steven Gerrard di vincere il duello con Gattuso e Pirlo. Ma anche dalla vena di rifinitura di Xabi Alonso. Luis García è una variabile imprevedibile sulla destra, mentre John Arne Riise è una presenza sicura a sinistra. Per l'ultimo posto a centrocampo Dietmar Hamann dovrebbe spuntarla su Igor Biscan.
In attacco
Ci si chiede chi guiderà l'attacco. Il giovane Milan Baroš, il cui enorme potenziale resta ancora inespresso a livello di club, o Djibril Cissé, vittima di una paurosa frattura ad una gamba in autunno e per il quale giocare la finale di Champions League, quest'anno, poteva essere solo un bel sogno? Benítez è enigmatico: "Sono forti entrambi. Potrebbero anche giocare insieme, perché no?"
Difesa rivelazione
La vera chiave delle vittorie contro Juventus FC e Chelsea FC e della conquista della finale, per il Liverpool, resta la difesa. Il finlandese Sami Hyypiä la guida con estrema decisione e al suo fianco Jamie Carragher è stato una vera rivelazione. Resta da vedere se tutto questo basterà per fermare la corazzata rossonera. Ma nel calcio tutto può succedere.
Formazioni probabili
AC Milan: Dida; Cafu, Stam, Nesta, Maldini; Gattuso, Pirlo, Seedorf; Kaká; Shevchenko, Crespo.
Liverpool FC: Dudek; Finnan, Carragher, Hyypiä, Traoré; Hamann, Alonso; García, Gerrard, Riise; Baroš.
Referee: M Gonzalez (Spain).