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Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League del 25 maggio. Oggi è la volta della lettera T.

Uno dei protagonisti della corsa al titolo di Premiership del Chelsea FC è stato John Terry. La sua stagione è cominciata in maniera memorabile quando il nuovo tecnico José Mourinho, nel corso della tour estivo americano, gli ha comunicato di averlo scelto come capitano della squadra.

Il Giocatore dell’Anno, scelto dall’Associazione Calciatori Professionisti inglese, ha brillato in Champions League, mettendo a segno tre reti nella fase a gironi, tra le quali spicca la prima marcatura nella sfida contro il Paris Saint-Germain FC. La sua rete più importante rimane comunque quella messa a segno a 14’ dal termine della sfida degli ottavi contro l’FC Barcelona, che ha permesso ai Blues di accedere ai quarti di finale.

Anche se il Chelsea è stato eliminato in semifinale dal Liverpool FC, Terry può comunque consolari con i successi in Premiership e in Coppa di Lega.

La tattica è ciò che rende grande un allenatore. I tecnici impegnati in Champions League passano gran parte delle partite a sbracciarsi all’interno della loro area di competenza, di fronte alla panchina, cercando di regalare preziosi consigli ai giocatori, ma gran parte del loro prezioso lavoro tecnico viene svolto sul campo d’allenamento, molto prima del calcio d’inizio.

Vista la fitta rete di informatori che tengono aggiornati i tecnici sulle scelte dell’allenatore avversario, gli allenamenti pre-gara diventano spesso degli appuntamenti per scegliere la giusta formazione e i giocatori ideali per vincere gli scontri individuali che verranno a crearsi sul campo.

Qualsiasi tattica risulta comunque inutile senza una difesa solida e la Champions League, il maggior torneo mondiale per squadre di club, offre agli spettatori i migliori tackle del pianeta.

I grandi goleador catturano spesso l’attenzione di tutti, ma ci sono poche cose che i tifosi apprezzano di più di un tackle decisivo, per questo i difensori stanno ormai diventando più preziosi degli attaccanti. Potendo contare su talenti difensivi del calibro di Paolo Maldini e Sami Hyypiä, AC Milan e Liverpool FC, finaliste di Champions League, sanno che venire battute sarà un po’ più difficile.