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giovedì 19 maggio 2005
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Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di Champions del 25 maggio.
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Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di UEFA Champions League del 25 maggio. Oggi è la volta della lettera S.
Raccogliendo un consenso generale uno dei più grandi attaccanti in attività, il giocatore dell’AC Milan Andriy Shevchenko, è stato premiato con il Pallone d’oro nel 2004. I sei gol da lui realizzati in questa stagione hanno contribuito a portare il Milan alla sua seconda finale nell’arco degli ultimi tre anni.
Shevchenko è venuto alla ribalta nella stagione 1998/99, segnando otto gol che hanno illuminato lo straordinario cammino in Champions League dell’FC Dynamo Kyiv. In semifinale la squadra ucraina diede del filo da torcere all’FC Bayern München, con Shevchenko autore di una doppietta nella gara di andata. La squadra tedesca alla fine passò il turno grazie al punteggio complessivo di 4-3.
Shevchenko è poi passato al Milan diventando il primo straniero a vincere la classifica dei cannonieri alla sua stagione d’esordio. L’apice della sua carriera è arrivato due anni fa quando ha trasformato il rigore decisivo nella finale di UEFA Champions League contro la Juventus FC all’Old Trafford, conquistando il suo primo trofeo.
L’attaccante olandese del Milan Clarence Seedorf detiene un record singolare, è l’unico giocatore ad aver vinto la Champions League con tre squadre differenti. Il primo di questi trofei è stato conquistato con l’AFC Ajax a Vienna, vincendo per 1-0 sul Milan nella stagione 1994/95.
In seguito è passato al Real Madrid CF e ha vinto la sua seconda medaglia con il club della capitale spagnola, nel 1997/98, superando in finale la Juventus FC. L’anno seguente si è trasferito all’FC Internazionale Milano, ma solo quando è stato ceduto al Milan, tre stagioni dopo, ha conquistato la terza Champions League.
Seedorf avrebbe potuto tranquillamente conservare un brutto ricordo della finale del 2002/03 contro la Juventus all’Old Trafford, avendo sbagliato dal dischetto nella serie di rigori finale, ma il gol di Shevchenko gli ha risparmiato una cocente mortificazione. La finale di Istanbul potrebbe segnare per lui la conquista della quarta Champions League.
Il sette è considerato un numero fortunato in molte culture, ma non certo in casa di Werder Bremen, Olympiacos CFP o Rosenborg BK, le uniche squadre ad aver subito esattamente sette gol in una partita di UEFA Champions League.
Il Brema ha perso 7-2 contro l’Olympique Lyonnais negli ottavi di questa edizione, mentre l’Olympiacos è stato strapazzato dalla Juventus nel 2003/04. Alla fine del primo tempo della gara al Delle Alpi la squadra perdeva per 4-0, con gol di Fabrizio Miccolli, Enzo Maresca e doppietta di David Trezeguet. Marco Di Vaio, Alessandro Del Piero e Marcelo Zalayeta andarono poi a segno nel secondo tempo.
Tre anni prima il Paris Saint-Germain FC aveva rifilato sette gol al Rosenborg e la formazione norvegese aveva salvato un po’ la faccia realizzando due reti. In palio per il vincitore c’era l’accesso alla seconda fase a gironi e il PSG mostrò una concretezza devastante, con Nicolas Anelka autore di una doppietta.