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B come...

Continua il conto alla rovescia alfabetico di uefa.com in vista della finale di Champions.

Con la finale di UEFA Champions League, in programma il 25 maggio, sempre più vicina, uefa.com inizia un conto alla rovescia per l’evento decisivo della competizione europea più importante passando in rassegna le lettere dell’alfabeto. Oggi vediamo cosa ci riserva la lettera B.

B come (Werder) Brema, la squadra campione di Germania in carica che quest’anno è tornata in Champions League dopo un’assenza che durava dal 1993/94. Di quella edizione ricordiamo l'incredibile rimonta, da 0-3 a 5-3, contro l’RSC Anderlecht.

Quest’anno, il Werder è andato oltre le aspettative dei più e ha raggiunto gli ottavi di finale. Sorteggiato nel difficile Gruppo G insieme a FC Internazionale Milano, Valencia CF ed RSC Anderlecht, l’undici di Thomas Schaaf ha rimediato alla sconfitta nella prima giornata contro l’Inter e si è aggiudicato quattro vittorie consecutive e un pareggio nelle cinque gare rimanenti.

Con Ivan Klasnic, Miroslav Klose e Johan Micoud in grande forma, la squadra si è imposta comodamente per 5-1 in casa contro l’Anderlecht e poi ha toccato l’apice con un 2-0 in casa del Valencia (doppietta del subentrato Nelson Valdéz). Nonostante la sconfitta contro il Lione agli ottavi di finale con un punteggio complessivo di 10-2, il Werder è uscito a testa alta con il merito di aver ravvivato notevolmente la competizione.

B come brio - una parola che da sempre contraddistingue lo spirito delle formazioni più audaci e che spesso permette di compiere spettacolari rimonte. In Champions League, non si può tralasciare quella a opera del Manchester United FC nella finale 1998/99. In quell’occasione, la formazione inglese si è imposta per 2-1 all’ultimo minuto contro l’FC Bayern München. Dopo il vantaggio dei bavaresi con una punizione di Mario Basler, il Manchester coltivava poche speranze di successo, ma i subentrati Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjær hanno trovato due gol nei minuti di recupero e hanno portato i Red Devils al trionfo.

Atra rimonta miracolosa è quella dell’RC Deportivo La Coruña, che nel marzo 2001 ha trasformato uno 0-3 in un 4-3 contro il Paris Saint Germain FC. Eroe della serata il subentrato Walter Pandiani, tre volte in gol e sempre di testa. L’AS Monaco FC, semifinalista la scorsa stagione, ha dimostrato altrettanto brio superando 3-1 il Real Madrid CF nella gara ritorno dei quarti di finale. Dopo aver verso l’andata per 4-2, Ludovic Giuly è stato autore di una splendide rifinitura e ha portato il punteggio complessivo sul 5-5, regalando così la qualificazione del Monaco.

Primato notevole per il Deportivo nella scorsa stagione contro il Milan (punteggio complessivo 5-4) dopo il 4-1 dell’andata. Simile impresa anche per il Manchester United contro la Juventus FC nel Gruppo B nel 1997 e, naturalmente, per il Werder (cinque gol nel secondo tempo) nell’edizione 1993/94.

Un protagonista della Champions League che inizia per B è David Beckham, ex No7 del Manchester che a Madrid gioca con il No23. Beckham, probabilmente il più famoso calciatore sulla faccia della terra, per le sue punizioni e per i traversoni al millimetro che sfoggia da ormai diversi anni, fin dall’esordio nella competizione contro il Galatasaray SK nel 1994.

Vincitore del trofeo più prestigioso d’Europa con lo United nel 1999, ha collezionato più di 80 presenze in nazionale. Per i suoi cross e per un’energia apparentemente inesauribile, Beckham ha conquistato il secondo posto nella classifica di Giocatore dell’anno fissa nel 1998/99 alle spalle di Rivaldo.

Alla sua seconda stagione tra le Merengues, che lo hanno acquistato per 35 milioni di euro, il centrocampista deve ancora vincere un trofeo importante.

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