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Hiddink scaccia la paura

Il tecnico del PSV esclude un atteggiamento "timoroso" dei suoi uomini contro il Lione.

di Kevin Ashby, Eindhoven

Guus Hiddink, tecnico del PSV Eindhoven, esclude una "partita timorosa" dei suoi giocatori nel ritorno dei quarti di finale di UEFA Champions League contro l'Olympique Lyonnais dopo il prezioso 1-1 dell'andata allo stadio Gerland.

Basta lo 0-0
Alla vigilia dell'andata si parlava tanto degli uomini di Paul Le Guen e dei 27 gol segnati in otto partite europee. Adesso è Hiddink è godersi i favori del pronostico. Il gol nel finale di Phillip Cocu, oltre che pareggiare quella di Florent Malouda, permette infatti al PSV di qualificarsi alla semifinale anche pareggiando 0-0.

"Pressione sul Lione"
Hiddink insiste tuttavia che la sua squadra non giocherà solo per annullare gli avversari. E precisa: "Non giocheremo con le spalle al muro. Non è il nostro modo di giocare e non lo faremo neanche stavolta. Se riusciamo a segnare, bene, ma occorre comunque mantenere la calma. Stavolta sarà il Lione a dover segnare, e quindi a subire la pressione. Pressione aumentata dal fatto che il Lione si sente l'outsider che può vincere a sorpresa".

"Spirito di squadra"
In effetti, se il PSV è sotto pressione, non lo si nota. L'allenamento di oggi è stato condotto con l'entusiasmo di una squadra di ragazzini. "Uno dei punti di forza della squadra è che nello spogliatoio, in allenamento o sul campo, tutti si rispettano - precisa Hiddink -. Il collettivo ha voglia di far bene, e questo è essenziale per lo spirito di squadra".

Possibilità di una storica tripletta
Cammino eccezionale in questa stagione per gli uomini di Hiddink. Il PSV è primo in Eredivisie con 13 punti di vantaggio grazie alla vittoria di sabato contro l'FC Den Bosch nonostante le assenze di Ji-Sung Park, André Ooijer e Johann Vogel, tenuti a riposo per essere schierati contro il Lione. E con la semifinale di Coppa d'Olanda da disputare contro il Feyenoord, il PSV ha la storica possibilità di centrare una storica tripletta. La squadra di Eindhoven ha vinto già la massima competizione continentale nel 1988, durante la prima gestione Hiddink.

Vittoria sul Benfica
Le analogie fra quella fortunata stagione e questa sono quanto meno incoraggianti. Ad esempio l'1-1 nell'andata dei quarti, proprio in Francia, allora contro l'FC Girondins de Bordeaux. Il PSV vinse poi la coppa battendo l'SL Benfica in finale. Il Lione non ha grande blasone a livello europeo ma ha tanta voglia di conquistarselo, dopo tre titoli nazionali consecutivi e il traguardo del quarto ormai in vista.

"Effetto positivo"
Pierre-Alain Frau ha segnato una doppietta nel 2-2 di sabato contro l'FC Nantes Atlantique e il Lione ha adesso 14 punti di vantaggio in testa alla Ligue 1. Domani rientrano cinque giocatori in quella che promette di essere una grande partita, in un Philips Stadion tutto esaurito. "Il riposo di qualche giocatore ha avuto un effetto positivo -ha precisato Le Guen -. La squadra sta bene e ha voglia di vivere questa avventura".

Lione paziente
A differenza di Hiddink, Le Guen pensa che siano proprio i padroni di casa a subire la pressione dell'attesa: "Per il PSV è una situazione difficile. Deve decidere se difendere il vantaggio o attaccare. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare: essere compatti, pazienti e attaccare con intelligenza. Sarebbe stupido esporci subito. Abbiamo visto mercoledì come il PSV sa punire chi concede il minimo spazio".

Nervi saldi
Entrambe le squadre possono vincere, per questo c'è molta attesa. I due tecnici hanna parlato della forza fisica degli avversari, ma sarà sui nervi che si giocherà la partita. E passerà sicuramente chi li avrà più saldi.