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Il dilemma Deisler

Il rapporto tra il Bayern Monaco e il giocatore è ormai a un bivio.

di Andreas Alf

Quando Uli Hoeness, direttore generale dell'FC Bayern München, ha detto a Sebastian Deisler che deve rispettare per intero il contratto, fino alla scadenza, il 25enne ha preferito il silenzio. Rimane un mistero la sua reazione dopo le parole di Hoeness.

Dichiarazione ambigua
Per alcuni Hoeness ha voluto mettere sotto pressione il talentuoso regista. Per altri il suo è stato un semplice stimolo dato al giocatore per cercare di far bene al Bayern. In ogni caso il grande talento di Deisler è ancora inespresso.

Depressione
Negli ultimi anni Deisler è stato protagonista sulle prime pagine dei giornali tedeschi per notizie legate al suo stato depressivo e si spera nella sua capacità di riprendersi, sia mentalmente che fisicamente. "I buoni giocatori sono sempre diventati grandi al Bayern - ha dichiarato Hoeness -. È solo questione di tempo".

Tesoro per la nazionale
Sicuramente è ciò che spera l'opinione pubblica tedesca. Un Deisler in forma potrebbe rivelarsi l'arma in più per Jürgen Klinsmann che punta a vincere in casa i Mondiali FIFA l'anno prossimo, ma il primo passo è quello di far bene all'Olympiastadion.

Pesante aspettativa
Inoltre Hoeness sa bene che il peso delle responsabilità potrebbe influire molto su Deisler. "Se vogliamo Sebastian al top della forma ai Mondiali, dobbiamo essere pazienti con lui", ha insistito Hoeness, che ha vinto questa competizione nel 1974, in casa, con la Germania Ovest.

Introverso
Il presidente del club, Franz Beckenbauer, ha avuto i suoi problemi da quando ha comprato Deisler dall'Hertha BSC Berlin per 9,2 milioni di euro. "Quando Deisler è venuto da noi era una persona veramente introversa - ha dichiarato -. Ma nessuno poteva prevedere che la situazione degenerasse in un problema psicologico".

Pressione crescente
Forse non è del tutto vero. Fin da quando ha lasciato la sua casa di Lorrach per raggiungere la scuola calcio del VfL Borussia Mönchengladbach, all'età di 15 anni, Deisler ha avuto sempre i riflettori puntati addosso. Quando quattro anni dopo è passato all'Hertha, e già si parlava di lui come della futura leggenda tedesca.

Carriera interrotta
Con il trasferimento al Bayern sono uscite tutte le ansie del giocatore. "Mi sono sempre tenuto tutto dentro, pensando che la squadra avesse bisogno di me - ha dichiarato -. Non poteva continuare così". Deisler dopo 22 presenze ha deciso di concedersi un lungo periodo di riposo, cercando consigli, interrompendo la sua brillante carriera.

Perplessità dell'allenatore
E da quando è tornato a giocare con il Bayern tutti sono convinti che non si sia davvero ripreso. L'allenatore Felix Magath ritiene che il suo gioiello di centrocampo "ha solo bisogno di giocare di più - ma ha anche aggiunto -. Questo non glielo posso garantire. Non posso compromettere i risultati del Bayern solo per far giocare una partita a Deisler".

Le ambizioni del Bayern
È questo il problema di Deisler. Ha detto molto chiaramente che ha voglia di dimostrare il suo valore con i bavaresi: "Non voglio più stare in panchina", ha dichiarato. Ma Beckenbauer non è convinto e ha affermato: "Se dice che ha bisogno di giocare, forse è meglio che vada altrove".

Prima l'uomo
Una decisione sul futuro di Deisler nel lungo periodo sarà senza dubbio presa in estate. Sia il Bayern che la nazionale hanno a cuore le sorti di Deisler, ma il giocatore ha anche bisogno di sicurezza. Da compagno di squadra, Roque Santa Cruz l'ha sottolineato: "Ora ciò che importa è l'uomo, non il giocatore".

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