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Comincia lo spettacolo Bayern

Con il 4-0 sull’Ajax, il club bavarese ha dimostrato di saper anche divertire.

di Andreas Alf

Con il 4-0 sull’AFC Ajax nella seconda giornata di UEFA Champions League, l’FC Bayern München non ha solo annunciato il suo ritorno ai massimi livelli, ma si è anche contraddistinto come squadra spettacolare e votata all'attacco.

“Semplicemente troppo forti”
Prima dell'incontro, l'allenatore Felix Magath aveva elogiato l’Ajax: "Il loro stile di gioco a tutto campo è il mio ideale". Dopo, invece è stato il tecnico avversario Ronald Koeman a lodare le qualità del Bayern. "Sono stati semplicemente troppo forti per noi".

Il vocabolario del Bayern
"La serata ha offerto molti spunti per festeggiare” ha sentenziato il presidente Karl-Heinz Rummenigge dopo la partita. “Abbiamo giocato in modo eccellente” ha aggiunto Magath. Dopo aver aggiunto parole poco familiari come “attacco”, “spettacolare" e “a tutto campo” al vocabolario del Bayern, entrambi hanno tutti i motivi per essere soddisfatti.

Difesa disciplinata
Ai tempi in cui Stefan Effenberg e Jens Jeremies vincevano la Champions League 2000/01, la disciplina e la difesa incondizionata costituivano le armi principali del Bayern. Tuttavia, il successo contro l’Ajax, ispirato da una tripletta di Roy Makaay, è stato del tutto differente.

Giocatori al top
Michael Ballack e Zé Roberto si sono dimostrati brillanti e in grado di divertire, mentre le doti di Makaay in zona realizzazione hanno rivelato che il Bayern ha le carte in regola per arrivare lontano. "Questa partita ci ha dato molta fiducia – ha spiegato Ballack –. Finalmente abbiamo dato prova di essere alla pari delle grandi”.

Scarsi successi
Dopo due stagioni magre, comprese le eliminazioni premature in Champions League, sembrano due i fattori che hanno finalmente risollevato il Bayern dal limbo. In primo luogo, Makaay ha soddisfatto le aspettative della società dopo il suo acquisto record nel 2003 dall’RC Deportivo La Coruña. Il giocatore, costato 18,75 milioni di euro, ha segnato infatti 10 degli ultimi 12 gol europei. "Ogni volta che prova la conclusione, segna – ha commentato Ballack –. Ne teniamo sempre conto ed è molto positivo per tutta la squadra".

Nuove idee
In secondo luogo, Magath, ex allenatore del VfB Stuttgart subentrato a Ottmar Hitzfeld, ha portato nuove idee. "Ammiro Hitzfeld, ma il passato non mi interessa" ha dichiarato a inizio stagione per rompere definitivamente con la tradizione del club.

L’iconoclasta
Il tecnico, 51 anni, veste talvolta i panni dell’iconoclasta, a costo di scontrarsi  con Oliver Kahn. Il portiere del Bayern ha infatti dichiarato: "I nostri punti di forza sono sempre stati il gioco lento e la difesa solida". Magath ha prontamente replicato: "Siamo troppo statici. Voglio che la mia squadra giochi in modo più veloce e coraggioso”.

Tre registi
Una simile filosofia è una vera e propria manna dal cielo per giocatori come Ballack, Zé Roberto e Sebastian Deisler. Hitzfeld preferiva un centrocampo convenzionale con due centrocampisti offensivi e due difensivi, mentre Magath preferisce un terzetto in cabina di regia con Owen Hargreaves a fare da perno.

Le strategie in Bundesliga
Tuttavia, se il Bayern fatto tremare l'Europa, in Bundesliga la situazione è diversa. A tale proposito, Ballack ha dichiarato: "In Champions League è più facile attaccare contro le grandi squadre, perché le nostre avversarie di campionato si chiudono semplicemente a riccio”.

“Il Bayern è tornato”
Nonostante tutto, il 4-0 contro l'Ajax ha svelato le capacità del Bayern. "Il Bayern è tornato" ha dichiarato Magath. E quando saprà battere allo stesso modo squadre come SC Freiburg e DSC Arminia Bielefeld, pochi gli daranno torto.

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