Deco vuole il bis con il Barça
martedì 14 settembre 2004
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Scatta la campagna europea del Barcellona in Champions League, Deco è l'arma in più.
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di Diogo Teixeira
Dopo il 3-2 nella finale di Coppa UEFA 2002/03 contro il Celtic FC, Deco era già pronto a lasciare il Porto FC. Ma nonostante le numerose offerte giunte da molti importanti club europei, i campioni lusitani erano riusciti a convincere il brasiliano di nascita, naturalizzato portoghese, a restare. Una decisione rivelatasi poi azzeccatissima.
Sigillo alla carriera
Alla sua sesta stagione con la squadra, nel 2003/04, Deco è stato l'ispiratore del trionfo del Porto in UEFA Champions League, 3-0 contro l'AS Monaco FC. Una vittoria, quella, che ha finalmente apposto il sigillo alla brillante carriera del 27enne centrocampista all'ombra dell'Estádio do Dragão, prima del trasferimento di quest'estate all'FC Barcelona.
Le ambizioni del Barcellona
"Quello che voglio è aiutare il Barcellona a costruire una squadra forte - ha dichiarato a uefa.com - Questo è l'unico modo di pensare se vogliamo vincere qualcosa in questa stagione. Il Barcellona ha preso diversi ottimi giocatori quest'estate, ma la cosa più importante è formare un gruppo solido. Nessun singolo giocatore è capace di cambiare il gioco di una squadra o mettere un club nelle condizioni di aggiudicarsi titoli. Soltanto due o tre giocatori nella storia sono riusciti a farlo".
Un passaggio importante
Due successi nelle prime due partite della Primera División hanno significato un brillante avvio stagionale per i catalani, a riprova che i nuovi acquisti si sono rivelati azzeccati: nel 2-0 del fine settimana con il Sevilla FC, Deco ha fornito il passaggio vincente all'altro neoarrivato, Henrik Larsson.
"Un sogno a lungo accarezzato"
Quel passaggio ha soltanto contribuito a confermare la bontà della decisione di Deco di trasferirsi al Camp Nou. "Siamo un gruppo di ottimi giocatori e credo che potremo diventare molto forti - ha sottolineato -. Ho vinto tanto con il Porto, ma giocare per il Barça è stato un sogno a lungo accarezzato, e qui voglio vincere ancora di più".
Sfida europea
Comunque, se Deco punta a vincere la seconda Champions League in altrettante stagioni, al suo primo anno sotto la guida di Frank Rijkaard, deve aspettarsi di lavorare particolarmente duro. Sorteggiato nello stesso gruppo di AC Milan, FC Shakhtar Donetsk e Celtic, con il quale si incontrerà nella partita d'esordio, per il Barcellona il raggiungimento della fase ad eliminazione diretta sarà una vera e propria sfida.
Una squadra di leader
"Un club come il Barcellona deve puntare al raggiungimento della fase successiva", ha aggiunto Deco. E per mantenere le intenzioni, Deco dovrà dare il meglio di sé. "Non mi sento un leader - ha ricordato -. Tutto ciò che voglio è giocare. Tutti dobbiamo essere dei leader e dimostrare forte personalità".
Il contingente brasiliano
Il senso del collettivo è una delle chiavi per il successo del Barcellona. Un'altra è l'intesa tra i componenti del contingente brasiliano in squadra, che comprende i difensori Sylvinho, Juliano Belletti ed Edmílson, i centrocampisti Thiago Motta e Ronaldinho, oltre allo stesso Deco.
Cultura in comune
La consistenza del blocco brasiliano è stata fonte di preoccupazione per alcuni sostenitori della squadra blaugrana, ma Deco ne ha rilevato gli aspetti positivi. "E' vero che ci sono molti giocatori brasiliani ed è normale che ci sia un forte legame tra di noi", ha confermato.
Mentalità vincente
Deco ha concluso: "La cosa più importante è la mentalità dei giocatori, a prescindere dalla loro nazionalità". E se non altro, nelle ultime due stagioni Deco ha dimostrato di avere la mentalità vincente per riuscire a raggiungere i traguardi che si è posto.