Con Schachner è grande Grazer
martedì 10 agosto 2004
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L'ex centravanti di Cesena, Avellino e Torino sfida il Liverpool nei preliminari di Champions League.
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di Thomas Zeh
Il gusto della rivincita è sicuramente dolce, ma quello della gloria lo è ancora di più. L’accoppiata campionato e coppa del tecnico Walter Schachner alla guida del poco quotato Grazer AK è stata la risposta migliore all’esonero con l’FK Austria Wien. Nei pensieri di Schachner c’è però adesso il preliminare di UEFA Champions League con il Liverpool FC, un appuntamento sicuramente più importante dei livori del passato.
Rivincita personale
I pronostici della vigilia vedevano l’Austria Vienna, che conta su un bilancio tre volte superiore a quello del GAK, nettamente favorito nella corsa al titolo della scorsa stagione. Le cose sono invece andate diversamente, con il GAK che si laureava campione nazionale di un punto tre giorni prima del successo per 5-4 ai calci di rigore (3-3 dopo i tempi regolamentari e supplementari) nella finale della Coppa d’Austria.
Spirito battagliero
"La grinta di oggi ha fatto la differenza al di là dei mezzi finanziari", ha dichiarato il 47enne ex centravanti della nazionale austriaca al termine di una gara che ha visto la sua squadra rimontare tre volte da una situazione di svantaggio. Un risultato che era indicativo della carica dell’allenatore e dello spirito che aveva portato il GAK alla conquista del suo primo campionato austriaco.
Lunga carriera
Schachner si è imposto all’attenzione generale a 21 anni, quando realizzò uno straordinario gol nel successo per 2-1 contro la Spagna al Mondiale FIFA del 1978 che valse alla sua squadra la qualificazione ai quarti di finale. Ha poi continuato a giocare per altri 20 anni, prima di appendere le scarpe al chiodo a 41 anni.
Successi con il Kärnten
La sua carriera di allenatore è iniziata con l’FC Zeltweg, ma sono stati i successi in Coppa d’Austria e Supercoppa e la promozione nella massima serie con l’FC Kärnten nel 2000/01 a farlo salire alla ribalta. Reduce da una stagione entusiasmante, nessuno è rimasto sorpreso quando nel settembre del 2002 l’Austria Vienna ha bussato alla porta di 'Schoko'.
Duro colpo
I gol di Schachner avevano regalato all’Austria Vienna tre campionati e una Coppa d’Austria, e per questo l’avvicendamento con il tedesco Christoph Daum dopo appena 11 partite era stato un duro colpo per lui. Tanto più perché aveva perduto una sola partita da quando si era seduto sulla panchina della sua ex squadra.
Alla guida del GAK
La rivincita personale non si sarebbe però fatta attendere troppo. Nella stessa stagione guidava infatti il GAK dalla zona retrocessione al secondo posto, alle spalle dell’Austria Vienna, e l’anno dopo completava il capolavoro finendo sul gradino più alto.
Due ottimi affari
Alla base del successo del GAK c’è stata un’oculata gestione finanziaria del club, un occhio particolarmente attento ai talenti inespressi e grande competenza tattica. In quest’ottica, gli acquisti di Emanuel Pogatetz e Roland Kollmann, ex giocatori del Kärnten reduci da esperienze deludenti all’estero e con grande voglia di riscatto, si sono rivelati decisivi.
La soddisfazione di Roth
Pogatetz e Kollmann sono stati due dei sei giocatori del GAK che si sono meritati la convocazione in nazionale sulla scia di una stagione straordinaria, conclusasi in maniera trionfale il 15 maggio dopo l’1-1 in casa contro l’SV Pasching. "È il primo campionato in 102 anni di storia del club – ha dichiarato il presidente del GAK ed ex portiere, Rudi Roth -. È finalmente la realizzazione di un sogno e vorrei ringraziare il Signore, Walter Schachner, la squadra e i tifosi".
'Troppo poco tempo'
Desideroso di riconfermarsi con il GAK, Schachner ha declinato l’offerta di trasferirsi in estate ai tedeschi del VfB Stuttgart, orfani del tecnico Felix Magath, passato all’FC Bayern München. "Avrei avuto troppo poco tempo per preparare un’avventura del genere”, ha spiegato.
La grinta del GAK
Il GAK ha fallito la scorsa stagione l’accesso alla fase a gironi della Champions League dopo una sconfitta ai tempi supplementari contro l’AFC Ajax. Servirà il miglior Liverpool per avere ragione di un GAK che cercherà di far passare ancora una volta in secondo piano l’aspetto economico.