L'ultima meraviglia del Werder
mercoledì 8 dicembre 1993
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SV Werder Bremen - RSC Anderlecht 5-3
I campioni di Germania mettono a segno una delle più grandi rimonte nella storia del torneo cogliendo il successo dopo essere stati sotto 3-0.
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Andare sotto 3-0 non è esattamente quello che ci si augura all'inizio di una fase a gironi di UEFA Champions League, specialmente quando i primi due posti valgono un posto in semifinale.
Invece, è proprio quello che succede all'SV Werder Bremen, e per due partite consecutive. Tuttavia, se alla prima giornata fuori casa contro l'FC Porto i ragazzi di Otto Rehhagel erano caduti 3-2, contro l'RSC Anderlecht, in casa, i campioni di Germania si rendono protagonisti di una delle più grandi rimonte nella storia del torneo.
I campioni di Belgio sono una squadra di ottimo livello, e lo si vede subito quando Philippe Albert ribadisce in rete al 16' la debole respinta di pugni di Oliver Reck. Due minuti più tardi, Danny Boffin si avventa sulla conclusione destinata a uscire di Filip Haegdoren e firma il raddoppio. E quando la 18enne ala si inventa una parabola vincente, i tifosi di casa iniziano a guadagnare l'uscita. E' trascorsa appena mezz'ora dall'inizio della gara.
I padroni di casa non si arrendono, prendono gradualmente in mano le redini del gioco e accorciano le distanze con Wynton Rufer al 66'. Troppo tardi? Nient'affatto. Aperta la breccia, il muro belga cede di schianto.
L'usicta fuori tempo di Filip De Wilde consente a Rune Bratseth di incornare la rete che riapre la partita. Poi, un pezzo di bravura di Rufer consente a Bernd Hobsch di firmare il pareggio, ancora di testa.
Il Werder si è tirato fuori dal baratro e, con nove minuti ancora da giocare, non si accontenta. Ne bastano due a Marco Bode per firmare il quarto gol, quello del sorpasso, che trafigge una retroguardia dell'Anderlecht ormai allo sbando.
La squadra di Johan Boskamp potrebbe pareggiare, ma Reck è bravo ad alzare oltre la traversa il bolide di Luc Nilis. La serata magica del Werder si chiude con il gol di Rufer, che corona una prestazione straordinaria con un altro gol, mettendo il sigillo a quello che resterà agli annali come il Miracolo del Weser, con riferimento al fiume che scorre intorno allo stadio di Brema.