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L'Italia concede il bis, Giappone ko 3-1

Gli Azzurri vincono anche la seconda amichevole di Asti contro la nazionale di Miguel Rodrigo: per la squadra di Menichelli vanno a segno Patias su rigore, Vampeta e Cavinato.

L'Italia concede il bis, Giappone ko 3-1
L'Italia concede il bis, Giappone ko 3-1 ©Paolo Cassella/Divisione Calcio a 5

L’Italia concede il bis. Gli Azzurri superano il Giappone anche nella seconda amichevole e conquistano il pieno di successi ad Asti contro la nazionale di Miguel Rodrigo. Al Palasanquirico finisce 3-1 per la nazionale di Roberto Menichelli, a segno con Alessandro Patias su rigore, Vampeta e Diego Cavinato; i nipponici salvano l’onore con il sigillo di Kogure.

Menichelli, che inserisce nella lista dei 15 coloro che erano rimasti fuori nella prima amichevole (Fabricio Urio, Cavinato, Cristian Rizzo e Marco Androni), parte in quintetto con Stefano Mammarella, Ercolessi, Patias, Douglas Nicolodi e Gabriel Lima. Nel Giappone manca l’unico giocatore che milita nel nostro campionato, Akira Yoshida: il giocatore dell’AS Augusta è infatti bloccato da un infortunio.

Se martedì l’Italia aveva impiegato un giro di lancette per sbloccare il risultato, stavolta l’avvio è più soft: il Giappone preferisce attendere gli avversari nella propria metà campo, affidandosi soltanto alle ripartenze per impensierire la difesa guidata in avvio prima da Ercolessi, poi da Sergio Romano. Dopo una conclusione di Lima sporcata da un difensore, ci vuole la provvidenziale deviazione con un piede di Mammarella sul tentativo ravvicinato di Nibuya.

Ben più pericolosa la palla gol che al 3’38’’ capita sui piedi di Lima: il talento dell’Asti prova il colpo sotto su Fukinbara, che non si fa sorprendere. Il neo entrato Urio calcia a botta sicura sul tap-in, trovando la respinta sulla linea di Kamisawa. Non è una bella partita, ma a ravvivarla ci pensa un altro degli idoli di casa convocati da Menichelli, Cavinato, che nel giro di 3’ prova per tre volte a sbloccare il risultato: il duello, però, lo vince sempre il portiere giapponese Fukinbara.

Il Giappone, consapevole della propria inferiorità a livello tecnico, prova a fare possesso palla per far scorrere il cronometro negli ultimi secondi del primo tempo: l’Italia, dal canto suo, non trova spazi, e si va al riposo a reti inviolate. Nella ripresa, però, è un’altra Italia, e si intuisce subito: dopo una ripartenza di Nibuya, con il numero 13 ipnotizzato da Mammarella, al 3’12’’ è proprio uno splendido rilancio con le mani del portiere del Montesilvano a innescare l’azione che porta al vantaggio. Fortino mette giù il pallone con il petto, salta Murakami ed è atterrato, con l’arbitro Francesco Massini che assegna il calcio di rigore, trasformato da Patias.

Il Giappone è frastornato, e 41 secondi dopo subisce anche il gol del raddoppio, a opera di Vampeta, che scende sulla banda sinistra e con una “puntata” rasoterra trafigge ancora Fukinbara. Per l’Italia la gara sembra tutta in discesa, ma a rovinare i piani di Menichelli ci pensa il gol di Kogure, che al 4’45’’ accorcia le distanze, sugli sviluppi di uno scambio stretto che si sviluppa su rimessa laterale. Gli azzurri, però, ci mettono pochissimo a riorganizzarsi, e tre minuti dopo sfiorano il gol con uno splendido sinistro di Rodolfo Fortino su angolo di Lima.

Nel finale, così come era accaduto nel finale di primo tempo, l’intensità cala, con il Giappone che prova ad attaccare ma senza mai dare l’impressione di poter completare la rimonta. Anzi, è l’Italia a chiudere definitivamente i conti con una percussione di Cavinato, conclusa con un sinistro potente e preciso che supera per la terza volta Fukinbara.