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Il rammarico di Montella: "Un peccato"

“Ci abbiamo provato, complimenti ai giocatori e al pubblico”, dice il tecnico della Fiorentina dopo l'eliminazione contro la Juventus, "La partita l'ha decisa la bravura di un singolo". Alessio: "Pirlo numero uno, non snobbiamo nessun impegno".

Il rammarico di Montella: "Un peccato"
Il rammarico di Montella: "Un peccato" ©Getty Images

“Un peccato”. Basta una parola a Vincenzo Montella per inquadrare lo stato d’animo di tutta l’ACF Fiorentina. I Viola sono stati a 20 minuti dall’eliminare la Juventus e conquistare i quarti di finale di UEFA Europa League, poi la meravigliosa punizione di Andrea Pirlo al 71’ ha trasformato quella che poteva essere una serata memorabile in una notte da dimenticare in fretta per la squadra dell’Aeroplanino. Che a fine partita non fa drammi, pur non nascondendo la sua amarezza.

“Peccato, ci abbiamo provato, ma voglio rivolgere i complimenti ai giocatori e al pubblico di cui sono orgoglioso, ringrazio i tifosi per l’affetto e l’applauso che ci hanno tributato”, dichiara Montella a fine partita, “Forse, anche in relazione al primo tempo, qualcosina in più potevamo meritarla. La partita l’ha decisa un episodio, la bravura di un singolo: per un giorno assorbiamo l'amarezza, poi voltiamo pagina. Anche se fino ad oggi è stato fatto qualcosa di incredibile”.

“Abbiamo avuto tante occasioni, concedendo poco alla Juventus”, prosegue il tecnico nella sua analisi della gara, “Poi siamo rimasti in dieci, abbiamo sofferto un po’ e dopo la rete la partita si è chiusa. In merito a [Juan] Cuadrado, ha giocato un po’ più basso, ha fatto bene su [Kwadwo] Asamoah, mentre [Juan Manuel] Vargas, che sta bene da un po’, ha tenuto [Arturo] Vidal e [Paul] Pogba”.

Quanto al futuro, conclude Montella, “io guardo avanti con ottimismo, per essere come la Juventus, che è tra i sei club più forti al mondo, dobbiamo valutare dove lavorare e investire a livello economico”. Tra i campioni d’Italia, con Antonio Conte afono e con qualche linea di febbre, spetta al suo fido assistente Angelo Alessio fare l’analisi della sfida. “Il gol su punizione ha sbloccato la partita, la squadra si è comportata benissimo”, riflette, “Abbiamo sbagliato occasioni per chiuderla nel secondo tempo, ma la prestazione ci rende contenti. Nei primi 10-15 minuti abbiamo sofferto un po’, poi abbiamo fatto il nostro gioco e c'è stata solo una squadra in campo, grazie a una condizione fisica ottimale".

Il tecnico Bianconero ha sottolineato alla vigilia che l’habitat naturale della squadra deve essere la UEFA Champions League, ma ora la finale allo Juventus Stadium è a quattro partite di distanza e fa gola. “Eravamo consapevoli di giocare ogni tre giorni, il turnover andava fatto, non abbiamo snobbato nessun impegno e non lo fa nemmeno Conte, che è carico come sempre”, prosegue Alessio, “Vogliamo dare il massimo e andiamo dritti per la nostra strada, sappiamo cosa possono dare squadra e giocatori".

La chiusura è per Pirlo, ancora decisivo con una sua punizione. “Ci ha abituato a tante soluzioni, siamo contenti della sua grande prodezza”, conclude il vice allenatore, “Credo che sia il numero uno…Il sorteggio? Qualsiasi avversario per noi va bene, andiamo avanti come abbiamo fatto fino a oggi”.

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