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PAOK e infortuni non spaventano Guidolin

Isla e Badu sotto i ferri, non c'è Di Natale, ma il tecnico dell'Udinese non vuole fermarsi: "Abbiamo già affrontato molti momenti di difficoltà, siamo pronti a reagire anche a questo".

L'Udinese festeggia un gol
L'Udinese festeggia un gol ©Getty Images

Si ritrovano a distanza di quasi dodici anni l’Udinese Calcio e il PAOK FC nuovamente antagoniste in Europa, stavolta nei sedicesimi della UEFA Europa League.

Nell’edizione della Coppa UEFA del 2000 si giocò invece per il secondo turno e i greci ebbero la meglio trovando la prima e finora unica qualificazione contro un club italiano. Allora fu una sfida combattuta e tirata fino ai tempi supplementari. Una battaglia in senso sportivo che in casa friulana si aspettano ancora. “Conosciamo il PAOK, è una squadra in buona salute in questa fase del campionato, li abbiamo osservati bene e sono in un momento molto positivo”, rivela Francesco Guidolin, allenatore di un’Udinese chiamata a riprendersi dopo le ultime due sconfitte consecutive in campionato.

“Cosa mi ha colpito? Guardandoli ho visto che sono una squadra molto bene organizzata, bene allenata e difficile da battere. C’è molto temperamento e qualità con giocatori veloci e interessanti. Il PAOK è arrivato a qualificarsi davanti a squadre come il Tottenham e il Rubin, e i dodici punti conquistati nella fase a gironi presentano da soli questa avversaria”.

L’Udinese si aspetta quindi una doppia sfida molto impegnativa e per questo motivo il tecnico dei bianconeri ha voluto giocare in anticipo affermando le proprie intenzioni: “Adesso comincia una fase a eliminazione diretta. Una scelta l’avevamo fatta per quanto concerne i gironi e adesso cambiano le cose, quindi farò altri tipi di scelta e cercherò di schierare la formazione migliore”.

I propositi debbono però fare i conti con le necessità, con il bollettino medico arrivato da Roma dove oggi Mauricio Isla ed Emmanuel Badu sono stati entrambi sottoposti a intervento chirurgico. Al centrocampista cileno è stato ricostruito il legamento crociato anteriore e riparato il collaterale mediale, mentre al ghanese Badu è stata effettuata una meniscectomia e ritensionamento capsulare del ginocchio destro.

Infortuni pesanti che lasceranno sguarnita di ricambi la mediana dell’Udinese. “Abbiamo già affrontato molti momenti di difficoltà – è la replica di Guidolin - e siamo pronti a reagire anche a questo. Abbiamo alcuni problemi, purtroppo perdiamo Isla, Di Natale sono convinto che tornerà, ma adesso dobbiamo contare su chi abbiamo a disposizione e daremo il massimo, che è l’unica cosa che possiamo dire e promettere per fare bene. Dobbiamo pensare a quelli che ci sono”.

Il tutto, per cercare di proseguire in Europa a caccia di quel posto che l’Udinese sta cercando anche attraverso il cammino in campionato. “Stiamo cercando l’Europa in campionato ma ce l’abbiamo qui, adesso e ne siamo consapevoli”. Il pensiero del tecnico bianconero è condiviso da Giampiero Pinzi, mediano al rientro dopo l’infortunio al polpaccio che lo ha tenuto lontano dai campi per un mese. “Sarà una partita molto dura. Loro sono organizzati, partono sempre a duemila all’ora nei primi minuti e quindi dovremo essere bravi nell’approccio, accorti ed equilibrati ma tutti noi sappiamo quello che dobbiamo fare”.

Le idee chiare le ha anche l’allenatore del Paok Fc Laszlo Boloni, che diffida di un’Udinese senza Di Natale e priva di altri giocatori di rilievo: “L’Udinese ha tantissimi giocatori in grado di ovviare alle assenze e ricordatevi che contro l'Atletico Madrid mancava Di Natale. Da parte nostra siamo molto contenti di avere chiuso il girone al primo posto e siamo molto orgogliosi di essere arrivati davanti a Tottenham e Rubin, in una posizione che ci ha permesso di evitare le squadre arrivate dalla Champions.

"Quando però il sorteggio ha detto Udinese, allora non sono stato molto contento, perchè l’Udinese è una squadra di esperienza, con giocatori molto conosciuti e nazionali. Sarà quindi importante ottenere un risultato positivo in vista del ritorno. Il modulo? Possiamo giocare con tanti moduli ma quello che conta non è l’organizzazione tattica bensì i movimenti dei giocatori”.

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