EURO 1988: trionfo Olanda con Van Basten, l'Unione Sovietica si inchina
lunedì 8 giugno 2020
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URSS - Olanda 0-2
Dopo aver fornito a Ruud Gullit l'assist per il primo gol, l'attaccante regala agli Orange un trionfo atteso per lunghi anni con un colpo da fuoriclasse.
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Il Campionato Europeo UEFA del 1988 si conclude come era iniziato, ovvero con uno scontro tra l'Unione Sovietica e l'Olanda. Una grande prestazione di Marco van Basten, però, impedisce un nuovo trionfo dell'URSS dopo quello nella fase a gironi.
Van Basten, che era partito dalla panchina nella prima gara persa 1-0, è il protagonista assoluto della finale di Monaco. Prima, un suo colpo di testa ispira il gol del vantaggio di Ruud Gullit, poi la sua prodezza da posizione impossibile fissa il risultato sul 2-0 ed entra di diritto nella classifica dei gol più belli di tutti i tempi. L'Olanda può così festeggiare il primo trionfo internazionale dopo una lunga attesa.
Una finale ricca di giocatori di massimo livello – otto dei quali della Dynamo Kyiv – ha impiegato un po' di tempo per entrare nel vivo. Hennadiy Lytovchenko supera il suo marcatore prima di calciare contro Hans van Breukelen, ma nel giro di due minuti l'Olanda è in vantaggio.
Dopo aver battuto un calcio d'angolo, Erwin Koeman raccoglie il pallone allontanato di testa dalla difesa e crossa sul secondo palo. Mentre i difensori avanzano per far scattare la trappola del fuorigioco, Van Basten appoggia di testa al centro per servire lo smarcato Gullit, che con un altro colpo di testa supera Rinat Dasayev di potenza. Segue una gara molto combattuta e senza troppe opportunità, almeno fino al 54'.
Un brutto tocco di Oleksandr Zavarov consente ad Adri van Tiggelen di intercettare la palla e servire Arnold Mühren largo sulla sinistra. Il suo cross istantaneo taglia tutto il campo e si dirige verso Van Basten, che si trova in posizione molto defilata e sembra non avere altre possibilità oltre al cross.
Ma invece di crossare, l'attaccante fa partire un tiro carico d'effetto che scavalca il portiere e si insacca sul secondo palo. Anche il pubblico tedesco, deluso per la sconfitta in semifinale contro l'Olanda, non può che alzarsi in piedi ad applaudire.
I sovietici, però, non si arrendono e si procurano un'opportunità per accorciare quando Van Breukelen atterra inutilmente Sergey Gotsmanov in area. Ma Igor Belanov indugia troppo nella rincorsa e non spaventa il portiere, che blocca il suo rasoterra dal dischetto.
Un mese prima, una parata Van Breukelen ai rigori aveva permesso al PSV Eindhoven di vincere la Coppa dei Campioni. Stavolta, il gesto atletico del portiere passa in secondo piano dietro un gol di Van Basten che resterà negli annali.
Reazioni
Marco van Basten, attaccante Olanda: "Era il secondo tempo ed ero un po' stanco. Arnold Mühren ha messo al centro un pallone e ho pensato: 'OK, posso stopparla e provare a fare qualcosa in mezzo alla difesa, oppure posso provare la soluzione più semplice, rischiare il tiro al volo'. Serve molta fortuna, ma tutto è andato bene perché ho avuto il tempismo giusto".
"Posso raccontarvi un sacco di aneddoti, ma è stata una sensazione fantastica. In quel momento ci siamo detti: 'Siamo sul 2-0, possiamo vincere'. La gioia per il gol è stata talmente tanta che non ho capito subito quello che avevo fatto. Basta riguardare la mia reazione per capirlo, era come se mi chiedessi 'Che succede?'".
Formazioni
URSS: Dasaev (c); Rats, Khidiyatullin, Aleynikov, Demyanenko; Gotsmanov (Baltacha 68'), Mykhaylychenko, Zavarov, Lytovchenko; Belanov, Protasov (Pasulko 71')
A disposizione: Sukristovas, Sulakvelidze, Chanov
Ct: Valeriy Lobanovskyi
Olanda: Van Breukelen; Van Tiggelen, R. Koeman, Rijkaard, Van Aerle; E. Koeman, Mühren, Wouters, Vanenburg; Van Basten, Gullit (c)
A disposizione: Bosman, Van’t Schip, Kieft, Hiele, Suvrijn
Ct: Rinus Michels
Arbitro: Michel Vautrot (Francia)