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La Germania post Klose

UEFA.com mette sotto la lente d’ingrandimento le possibili scelte di Joachim Löw per l’attacco della Germania dopo l'addio di Miroslav Klose.

Mario Götze festeggia il gol nella finale dei Mondiali
Mario Götze festeggia il gol nella finale dei Mondiali ©AFP/Getty Images

Capoccannoniere di tutti i tempi nella storia dei Mondiali FIFA e miglior marcatore di sempre della Germania, Miroslav Klose ha annunciato l'addio alla nazionale.

Klose, 36 anni, ha segnato 71 gol in 137 partite in nazionale, di cui 16 ai Mondiali, vincendo l'ultima edizione in Brasile. Solo Lothar Matthäus (150) ha più presenze di lui con la Nationalmannschaft.

"Quando ero assistente nel 2004, 'Miro' era già lì", ha detto il Ct Joachim Löw. "Ci legano dieci anni di nazionale. E' uno dei migliori attaccanti al mondo e raramente ho incontrato un calciatore così modesto e con i piedi per terra".

Nonostante negli ultimi anni Klose non sia sempre stato il titolare in attacco, spesso Löw si affidava a lui nelle sfide più delicate. Esaminiamo il panorama dell’attacco tedesco in vista delle qualificazioni per UEFA EURO 2016.

Thomas Müller (FC Bayern München, 24, 22 reti in 56 partite) 
Soprannominato ‘Space explorer’ per i suoi movimenti imprevedibili, Muller è un giocatore totalmente diverso da Klose. Indipendentemente dalla sua posizione di partenza, l’attaccante del Bayern si muove molto sul fronte offensivo alla ricerca degli spazi giusti per fare gol. Sono infatti dieci le reti realizzate nelle competizioni mondiali, il record di Klose potrebbe essere in pericolo.

Mario Götze (FC Bayern München, 22, 11 reti in 35 partite)
“Dimostra al mondo che sei più forte di Messi, dimostra che puoi decidere la partita!”. Queste sono le parole profetiche di Löw prima della finale della Coppa del Mondo. Anche se ancora lontano dai record di Messi, l’attaccante tedesco sembra pronto per essere il protagonista dei prossimi anni, sia nelle vesti di “falso nove”, che nel ruolo di fantasista.

André Schürrle (Chelsea FC, 23, 16 reti in 39 partite)
Riserva di lusso nella spedizione in Brasile, segna tre reti e fornisce l’assist a Götze per la rete in finale contro l’Argentina. Il suo passo lo rende indispensabile, i suoi tiri da lontano sono letali. Preferisce giocare sul fronte sinistro, ma in quel versante per adesso è in vantaggio Marco Reus. Löw, per adesso, preferisce farlo entrare a partita in corso: “André ci da sempre la carica giusta quando entra”.

Mario Gomez (ACF Fiorentina, 29, 25 reti in 59 partite)
Soltanto gli infortuni hanno impedito a Gomez di fare parte dei convocati, ma Löw non ha intenzione di privarsi di lui per le prossime partite. Analizzando lo stile, è il giocatore che si avvicina di più a Klose, nel senso che è la classica prima punta col fiuto del gol. Il tecnico adesso sembra cercare un palleggio più fluido, motivo per il quale Gomez potrebbe essere chiamato in causa solamente per recuperare un eventuale svantaggio.

Kevin Volland (TSG 1899 Hoffenheim, 22, 0 reti in 1 presenza)
Giocatore rapido, cinico e forte, è il giovane più promettente tra gli attaccanti ‘vecchio stampo’. Ha messo a segno 17 reti in 67 partite di Bundesliga nelle ultime due stagioni. Volland è talmente versatile da poter giocare come esterno se Löw glielo chiedesse. “Ha fatto dei grandi passi in avanti, in futuro avrà la possibilità di giocare competizioni molto prestigiose”, ha detto il commissario tecnico.