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Cosa significano le semifinali per il Galles

Il Galles ha battuto il Belgio 3-1 qualificandosi per la sua prima grande semifinale, e Mark Pitman, che ha seguito la squadra dalle qualificazioni, ci spiega cosa significa per il paese.

Neil Taylor e Hal Robson-Kanu (Galles)
Neil Taylor e Hal Robson-Kanu (Galles) ©Getty Images

E' difficile far capire cosa significhi essere arrivati fino a qui per il Galles. Generazioni di gallesi talentuosi hanno vissuto nell'ombra del 1958, l'ultima volta in cui la nazionale ha raggiunto le fasi finali di un grande torneo.

Ora questa squadra ha lasciato un nuovo segno per le generazioni che seguiranno, ed è la più grande che si sia mai vista nella storia del calcio gallese.

I tifosi, che spesso hanno fatto sacrifici veri per seguire la squadra in Francia, hanno prodotto alcune scene memorabili. Ma anche in patria il tifo è caldissimo: i festeggiamenti dopo ogni vittoria stanno ispirando i giovani a emulare i loro eroi.

Gareth Bale ispira grandi titoli, ma non è la superstar della squadra, che ha saputo attraversare momenti bui e ora si gode il suo posto al sole. C'è stata molta pressione sul Ct Chris Coleman, ma lui ha saputo rimanere impassibile mantenedo la fiducia nel proprio credo.

Il tecnico ha saputo affinare una squadra che non offriva un ampio ventaglio di soluzioni, e ora la stampa gallese e il pubblico sono con lui: un sostegno universale che merita senza dubbio.

La stella della squadra è la squadra stessa. I festeggiamenti che seguono ogni gol, ogni vittoria, non sono scenette teatrali. Sono emozioni vere che nascono da una gioia resa ancora più grande dalle frustrazioni del passato.

Da ragazzini, questi giocatori sono stati aspramente criticati, con il Galles che scendeva in classifica inesorabilmente, e hanno sofferto molto per il suicidio dell'ex allenatore Gary Speed, diventando adulti a forza di esperienza intense. Il loro legame è indissolubile e non si vergognano ad ammetterlo.

Il motto 'Together, Stronger' (Insieme più Forti) non è marketing, è la definizione di questo gruppo e del suo stile di vita. Ma va oltre lo spogliatoio, arriva fino ai tifosi, alla stampa, e forse ancora più in là. Il calcio gallese, da oggi, non sarà più lo stesso.