De Rossi: In questa Italia il noi conta più dell'io
lunedì 20 giugno 2016
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Uno dei leader indiscussi della nazionale azzurra, il centrocampista della Roma si trova benissimo nel gruppo scelto da Antonio Conte: "Uno che ti chiede tantissimo e ti ripaga con l’onestà". L'intervista completa.
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"Forse è la prima volta che non c’è nessuno che ragiona più con l’io che con il noi". Uno dei veterani di questa nazionale, Daniele De Rossi si trova benissimo in questo gruppo scelto da Antonio Conte per UEFA EURO 2016. E anche con lo stesso Ct: "uno che ti chiede tantissimo e ti ripaga con l’onestà".
Cosa ti è piaciuto di più dell'Italia in queste due prime partite?
Daniele De Rossi
E’ una nazionale che sta mantenendo le promesse che avevamo fatto tra di noi. Avevamo promesso grande impegno, il mister ci aveva chiesto una totale immersione in questa avventura, dovevamo crederci ciecamente, dare tutto. E’ quello che richiede il suo calcio e questo è ciò che si è visto nelle partite. Mentre giochi fa piacere vedere i compagni che esultano per te, vedere quelli che entrano che fanno ottime prestazione. Anche i risultati hanno aiutato a far sì che questo aspetto emergesse ancora di più.
Correte tantissimo, segnate nel finale di gara. La condizione è ottimale?
Sì, stiamo bene fisicamente, abbiamo corso più di tutti e quello è il dato più rilevante. Il fatto di aver segnato tanti gol nel finale lascia il tempo che trova perchè tante squadre hanno fatto altrettanto in questo Europeo. Può essere una casualità ma non al 100%. Può significare qualcosa sicuramente perchè se una squadra crolla fisicamente dopo 60-70 minuti, poi è molto difficile che faccia gol al 90’.
Cosa ha di speciale Antonio Conte?
De Rossi: Conte è un allenatore speciale. Molto particolare, diverso da tanti allenatori che ho avuto . E’ uno che ti chiede tantissimo e ti ripaga con l’onestà. Tu sai sempre che le scelte che farà - che ti possano piacere o meno - saranno dettate da quello che lui pensa sia il meglio per la squadra. Tanti allenatori dicono una cosa e poi ne fanno un’altra. Tanti valutano il condizionamento esterno, la stampa, l’importanza del nome. Noi invece qui ci sentiamo tutti uguali perchè l’allenatore è così. E’ estremo da questo da punto di vista. Per quanto mi riguarda mi fa star bene. Anche qualora le scelte dovessero penalizzarmi.
Tu sei il giocatore che hai segnato più gol in nazionale tra quelli in rosa. Qualche consiglio per gli attaccanti?
De Rossi: Io ho giocato più di tutti in questa nazionale quindi ho avuto più possibilità di far gol. Più partite per far gol. Non devo consigliare niente, i nostri attaccanti stanno ben figurando. Pellè ha segnato alla prima partita, Immobile ha innescato quell’azione, Zaza ha fatto una sponda incredibile sul gol di Eder. Manca solo Lorenzo Insigne che è un altro talento incredibile e sono certo che presto troverà lo spazio per dimostrarlo in campo. Non ho consigli da dare…
Tu hai difeso Thiago Motta prima del torneo, praticamente il tuo rivale per un posto da titolare. Quanto sono importanti i leader come te e Buffon in questa squadra?
De Rossi: L’allenatore non sceglie in base al nome o al talento spicciolo. Lui sceglie in base a che uomo sei, a che tipo di personalità sei all'interno dello spogliatoio, e penso che questo l’abbia riconosciuto in tutti e 23 che sono qui in Francia. Forse è la prima volta che non c’è nessuno che ragiona più con l’io che con il noi. Questa è una cosa che si dice sempre, ma è veramente tangibile in questa squadra. E’ importante avere un gruppo di persone per bene, focalizzate su un obiettivo: fare più gol degli altri, fare più vittorie degli altri e vincere l’Europeo.
Quanto sarà diverso giocare nella fase a eliminazione diretta?
De Rossi: Per me la prima partita è sempre la più ‘fastidiosa’. Non sai mai come andrà, l’emozione, l’atmosfera. Ma hai sempre la sensazione di avere una seconda chance. La seconda un po’ meno, la terza - non nel nostro caso adesso - può essere una partita da dentro o fuori. Dopo no. Dopo ogni partita è una finale. Ogni partita ti può portare a sognare in grande o sull’aereo per tornare a casa. Ci sarà un altro tipo di tensione, di carica.
Cosa pensi dell'iniziativa 'maglie azzurre'?
De Rossi: E’ una cosa che abbiamo provato anche a Roma qualche anno fa. Vedere uno stadio tutto giallo e rosso sarebbe stato molto bello. Qui ne hai mezzo di stadio a disposizione. I tifosi delle altre squadre si vestono con i colori delle loro squadre. Anche se sei in parità numerica il colpo d’occhio fa la differenza. Quindi sono completamente favorevole che i nostri tifosi si vestano d’azzurro. Con una maglia normale o con quella dell’Italia, ma l’imprtante è che il colore predominante sia l’azzurro.