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Chiellini e Bonucci sul trio BBC made in Italy

Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, due terzi del fortissimo trio difensivo a disposizione di Antonio Conte, ci raccontano i segreti della retroguardia azzurra in vista del debutto a UEFA EURO 2016.

Leonardo Bonucci & Giorgio Chiellini in allenamento
Leonardo Bonucci & Giorgio Chiellini in allenamento ©Getty Images

Ai due lati dell’entrata di Casa Azzurri a Montpellier campeggiano due foto che ritraggono Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Come dei guardiani che proteggono il quartier generale dell’Italia a UEFA EURO 2016. E così sarà anche in campo, un reparto che deve dare sicurezza all’intera squadra dall’alto della sua caratura internazionale ed esperienza.

Gli avversari delle amichevoli pre Europeo - Scozia e Finlandia - non saranno stati di primissimo livello ma il trio difensivo ha già fatto capire che segnare all’Italia non sarà impresa facile. La Scozia ha chiuso la partita con un solo tiro (fuori dallo specchio della porta). La Finlandia ha toccato un solo pallone nell'area azzurra per tutti i 90 minuti di Verona.

“E’ sicuramente un vantaggio poter contare su tre o quattro giocatori della Juventus che hanno giocato tanto tempo insieme e si conoscono alla perfezione - ha spiegato Antonio Conte a UEFA.com -. E ovviamente cerchiamo di costruire qualcosa di importante da queste fondamenta solide anche se noi vogliamo giocare un calcio propositivo. L’equilibrio sarà importante”.

Prima di partire per la Francia abbiamo parlato anche con due terzi del trio BBC made in Italy - meno spettacolare ma altrettanto efficace rispetto a quello d'attacco del Real Madrid - cercando di capire i segreti del muro azzurro.

Leonardo Bonucci si fa sentire durante la gara di qualificazione a UEFA EURO 2016 contro la Bulgaria
Leonardo Bonucci si fa sentire durante la gara di qualificazione a UEFA EURO 2016 contro la Bulgaria©Getty Images

Leonardo Bonucci
Beh non sono io a dover dire se la nostra difesa è la più forte al mondo oppure no, ma di sicuro la fase difensiva comprende tutta la squadra, attaccanti compresi. Il nostro lavoro è reso più facile dal fatto che i nostri attaccanti, come chiede Conte, sono i primi ad aiutare nella fase difensiva, pressano i difensori avversari a tutto campo, permettendoci di essere più aggressivi e leggere prima le le giocate.

Noi ci conosciamo alla perfezione avendo giocato per tanti anni insieme alla Juventus, e quando arriviamo in  nazionale non dobbiamo testare troppo i meccanismi difensivi. Giorgio e Andrea sono due grandi campioni. Sanno essere molto aggressivi quando giochiamo con la difesa a tre, mentre il mio ruolo è quello di coprire loro le spalle quando pressano forte sugli attaccanti avversari. Sono due mastini, sicuramente tra i più forti difensori al mondo .

Chiellini durante l'amichevole contro la Finlandia
Chiellini durante l'amichevole contro la Finlandia©Getty Images

Giorgio Chiellini
Noi speriamo di dare alla squadra una sensazione di sicurezza, vogliamo far giocare i nostri compagni con la consapevolezza che hanno un muro solido alle loro spalle. Sicuramente è un aspetto importante e speriamo di dare un grande contributo alla squadra per tutto il torneo. Poi, con la nostra esperienza, dobbiamo anche aiutare quei giocatori che sono al primo o secondo torneo con la nazionale, aiutarli in questo passo così importante delle loro carriere. Avranno giocato diverse gare nelle qualificazioni, ma la fase finale è un’altra cosa. Dal 13 giugno ogni partita sarà fondamentale, tutti giocheranno con la massima intensità e non ci si può permettere di scendere in campo timorosi. 

Per noi è un doppio compito: dobbiamo giocare bene sul campo e allo stesso tempo aiutare i ragazzi meno esperti. D’altro canto, però , da loro riceveremo quell’entusiasmo tipico dei più giovani, quella sfrontatezza che forse ci manca avendo già giocato tanti tornei come questo.

Meglio a tre o a quattro? Per me non cambia niente. Credo che i moduli si scelgano in base a giocatori a disposizione e non viceversa. Ma con grande rispetto per tutti, credo che sarebbe uno spreco non utilizzare me, Leonardo Bonucci Andrea Barzagli se siamo tutti al meglio della condizione. Poi abbiamo dimostrato di poter anche giocare a quattro se c’è bisogno, con me o con Barzagli più larghi rispetto al solito. L’importante è che ci sia equilibrio in tutti i settori del campo. Del resto noi da soli non possiamo fare molto.

La più forte difesa al mondo? Non sono io a doverlo dire. Ci sono diversi stili per difendere. Alcuni preferiscono i difensori che giocano meglio il pallone, altri quelli più aggressivi. Di sicuro noi sappiamo di avere un’ottima difesa in grado di fare grandi cose. I migliori però sono quelli che alla fine vincono.