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La storia di UEFA EURO 2012: Parte 1

A cinque mesi dalla finale di UEFA EURO 2012, vi proponiamo la prima di tre retrospettive dedicate alla grande festa del calcio di quest'estate: riflettori puntati sul cammino delle due co-organizzatrici.

La storia di UEFA EURO 2012: Parte 1
La storia di UEFA EURO 2012: Parte 1 ©UEFA.com

A cinque mesi dalla finale di UEFA EURO 2012, vi proponiamo la prima di tre retrospettive dedicate alla grande festa del calcio di quest'estate: riflettori puntati sul cammino delle due co-organizzatrici e su una magia di Andrea Pirlo.

Cinque anni dopo l'assegnazione del torneo a Polonia e Ucraina, l'8 giugno è stata la nazionale polacca a dare il via alla competizione e i tifosi di casa hanno dovuto attendere solo 17 minuti per festeggiare. Il gol di Robert Lewandowski porta in vantaggio la squadra di Franciszek Smuda, che tuttavia si deve accontentare dell'1-1 contro la Grecia nella gara inaugurale del Gruppo A. Sarà il preludio della mancata qualificazione ai quarti di finale.

"I Campionati Europei sono qualcosa di unico - ha dichiarato Lewandowski -. Un grande evento non solo per i Polacchi, ma per tutto il continente. Nuovi stadi, molta attesa, una grande festa del calcio, un'atmosfera straordinaria. E' un peccato non aver vinto quella partita [contro la Grecia], ma è stato bello segnare sapendo che milioni di tifosi ci stavano guardando in televisione insieme alle migliaia presenti allo stadio, tutti uniti per sostenerci. Ho vissuto emozioni difficili da descrivere, è stato qualcosa di straordinario".

Da incorniciare l'esordio del torneo dell'Ucraina, avvenuto tre giorni più tardi. Andriy Shevchenko, capocannoniere di tutti i tempi in nazionale, aumenta ulteriormente il suo bottino firmando una doppietta nel successo 2-1 in rimonta sulla Svezia a Kiev."Ho dentro di me tante emozioni - dichiarò all'epoca l'attaccante -. Tutto questo è fantastico. I campionati Europei nel nostro paese, la prima partita e soprattutto il successo 2-1. Sono felice ed emozionato. Voglio ringraziare tutti i tifosi che ci hanno sostenuto".

L'Ucraina, tuttavia, subisce lo stesso destino della Polonia e saluta il torneo al termine della fase a gironi. Una delle squadre qualificatesi nel Gruppo D a spese dei co-organizzatori, l'Inghilterra, cade invece in concomitanza con uno dei momenti più elettrizzanti del torneo. Dopo aver bloccato sullo 0-0 l'Italia nei quarti di finale, la Usquadra di Roy Hodgson si inchina agli Azzurri dal dischetto, con Andrea Pirlo che realizza il suo rigore con un delizioso pallonetto stile Antonín Panenka.

"Non ho pensato a niente di particolare - ricorda il centrocampista -. Sono andato sul dischetto e ho visto il portiere che saltellava, così ho deciso di calciare in quel modo. Ed è andata bene". L'Italia si sarebbe poi fatta strada fino in finale, prima di inchinarsi alla Spagna e al suo terzo trionfo consecutivo in un grande torneo internazionale.

UEFA.com rivivrà il successo spagnolo nella seconda parte della retrospettiva, l'8 dicembre.

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