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La storia di UEFA EURO 2012: seconda parte

Nella seconda parte dello speciale sul torneo, UEFA.com racconta la difesa del titolo europeo da parte delle Rurie Rosse, con i commenti di Vicente del Bosque, Jordi Alba e Andrés Iniesta.

La storia di UEFA EURO 2012: seconda parte
La storia di UEFA EURO 2012: seconda parte ©UEFA.com

Riscrivere la storia del calcio è ormai una specialità per la Spagna, di nuovo protagonista a UEFA EURO 2012. Nella seconda parte dello speciale sul torneo, UEFA.com racconta la difesa del titolo europeo delle furie rosse.

Nessun'altra squadra aveva vinto tre tornei internazionali di fila prima dello straordinario 4-0 contro l'Italia nella finale del 1° luglio a Kiev. Con questo successo, la Spagna si aggiudicava uno storico triplete e diventava la prima nazione a difendere il titolo europeo dopo aver vinto la Coppa del Mondo FIFA 2010.

"Non dobbiamo limitarci solo alla vittoria dell'ultimo Europeo. Bisogna guardare ancora più indietro, ai quattro anni straordinari per il calcio spagnolo. Questo ci dà una maggiore per responsabilità per il futuro", ha commentato il Ct Vicente del Bosque.

"Nel 2008 sono arrivato in una squadra molto forte, che aveva appena vinto l'Europeo e lavorava bene insieme. I ragazzi sapevano cosa aspettarsi in un futuro prossimo, mentre noi sapevamo che stavamo lavorando con una buona generazione di giocatori. Abbiamo cercato di migliorarne le qualità: il più delle volte ci siamo riusciti, tenendo a mente che tutti i risultati li raggiungevamo insieme".

La continuità è stata decisiva, perché in finale sette titolari su 11 avevano giocato anche quella di UEFA EURO 2012 contro la Germania. Cambiava solo la tattica, dato che la squadra era scesa in campo senza attaccanti puri per gran parte del torneo. Inoltre, nascevano campioni come il terzino sinistro Jordi Alba, capace di stabilire un'intesa perfetta con Andrés Iniesta.

Alba ha commentato: "Insieme abbiamo giocato molto bene, ma questo vale per tutta la squadra. Iniesta è uno dei giocatori più forti in circolazione e fa la differenza".

Iniesta, votato miglior giocatore del torneo, ha ricevuto anche il premio UEFA di miglior giocatore in Europa nel 2011/12. "È stato più difficile che nel 2008, perché era passato qualche anno e tutti volevano battere i campioni d'Europa e del mondo", ha commentato Iniesta.

Riuscirà qualcuno a fermare la Spagna, campione d'Europa in carica anche a livello Under 21 e Under 19? Del Bosque ha commentato: "Abbiamo tanti giocatori che sono molto forti individualmente, ma ci sono anche quelli più 'normali', che devono restare così: è quello che vogliamo, e che in futuro ci servirà molto.

"Non devono mai perdere questa normalità, così come non devono perdere la fame di successi. In questo senso siamo ben equipaggiati per affrontare nuove sfide".

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