Olsson affronta la sua patria adottiva
giovedì 14 giugno 2012
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All’età di 17 anni, Martin Olsson ha lasciato la Svezia per andare a giocare in Inghilterra. 6 anni dopo, il difensore affronta la sua patria adottiva e ha confidato a UEFA.com: "Sarà una gara speciale."
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Martin Olsson aveva 17 anni quando decise di accettare l’offerta del Blackburn e trasferirsi in Inghilterra. Ai microfoni di UEFA.com, lo svedese ha definito "un sogno" la gara di venerdì contro la sua patria adottiva.
"Sono cresciuto seguendo molto da vicino il calcio inglese, assieme a mio fratello gemello," ha dichiarato Olsson. "Poter ora giocare contro l’Inghilterra a UEFA EURO 2012 è un sogno. Vivo lì da quasi sette anni, per me sarà una gara speciale."
Martin lasciò l’Högaborgs BK per entrare a far parte del settore giovanile dei Blackburn Rovers FC nel gennaio del 2006, raggiunto sei anni più tardi da suo fratello gemello Marcus. Marcus, che lo scorso inverno ha ricevuto la prima chiamata dalla nazionale maggiore, non è inserito nella lista dei giocatori per UEFA EURO 2012, mentre Martin è uno dei pilastri della formazione di Erik Hamrén.
Dopo l’1-2 contro l’Ucraina nella prima giornata del Gruppo D, la Svezia è fanalino di coda alle spalle anche di Francia e Inghilterra, che nello scontro diretto hanno pareggiato 1-1. Venerdì gli scandinavi non si possono permettere un altro passo falso. "Non dobbiamo nemmeno pensarci, dobbiamo concentrarci sulla vittoria, come facciamo sempre, altrimenti avremmo perso prima di scendere in campo."
Prima della fase finale del Campionato Europeo UEFA, la Svezia ha inanellato vittorie nelle amichevoli contro Croazia, Islanda e Serbia. La compagine di Hamrén però ha già dimostrato di saper vincere gare da dentro o fuori: all’ultima giornata del girone di qualificazione, ai gialloblù servivano tre punti contro l’Olanda, imbattuta dalla finale della Coppa del Mondo 2010 e avanti 2-1 nel risultato. Quella gara, vinta in rimonta per 3-2, regalò agli scandinavi l’accesso agli spareggi. "Abbiamo già dimostrato di saper giocare un buon calcio," ha affermato Olsson, che poi ha chiuso con una domanda retorica: "Se abbiamo battuto squadre del calibro di Olanda e Croazia, perché non dovremmo riuscirci contro l’Inghilterra?"