Doppia sfida per McGeady

L'esterno della nazionale irlandese Aiden McGeady prevede due gare molto difficili contro la ex repubblica jugoslava della Macedonia nelle qualificazioni a UEFA EURO 2012.

Anche se la Repubblica d'Irlanda è seconda nel Gruppo B a due punti dalla Russia, Armenia e Slovacchia la seguono soltanto per differenza reti. McGeady sa che la sua squadra non può dare niente per scontato nella doppia sfida di sabato e martedì contro la ERJM.

"Ogni partita di qualificazione è difficile - ha commentato il giocatore dell'FC Spartak Moskva, sempre in campo finora -. È un girone molto complicato. Prima si pensava che l'Armenia fosse un'avversaria battibile ma, anche se abbiamo vinto 1-0, tutti hanno detto che era un brutto risultato perché non era abbastanza. Ora, l'Armenia ha tanti punti e ha scalato le classifiche, quindi questa partita è molto importante".

L'ex prodigio del Celtic FC vuole assolutamente tornare alla vittoria dopo la sconfitta casalinga per 3-2 contro la Russia e l'1-1 contro la Slovacchia: "Dobbiamo iniziare adesso e, dopo gli ultimi brutti risultati, migliorare assolutamente - commenta -. Siamo stati un po' sfortunati, ma cercheremo di riprenderci".

La Russia rimane il più grande ostacolo verso la qualificazione matematica in Polonia e Ucraina. Dopo il trasferimento a Mosca la scorsa estate, McGeady è la persona ideale per valutare le possibilità di scavalcare la capolista a sei gare dal termine.

"Probabilmente la Russia è la favorita alla qualificazione - commenta lo scozzese, 24 anni -. Ha la squadra più forte e immagino che tutti diano per scontato che si qualifichi, ma sta a noi e alle altre squadre fare in modo che non accada".

A prescindere dal prossimi due risultati, la trasferta in Russia a settembre si preannuncia decisiva nella corsa al primo posto. Dalla sua posizione privilegiata, McGeady sarà contento di dare informazioni utili al Ct Giovanni Trapattoni.

"È un tecnico molto esperto, ma non sono totalmente sicuro che mi prenderà in considerazione. Se vorrà, sarò a disposizione - conclude McGeady -. È il tipo di allenatore che ne sa più di me, perché manda in giro gli osservatori".