UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Parolo: 'Iniesta idolo, servirà lavoro di squadra"

Il centrocampista azzurro ha parlato con EURO2016.com della sfida contro la Spagna di Iniersta: "Giocatore incredibile che si può fermare solo lavorando di squadra. Partita tosta, cercheremo di sfruttare le nostre armi".

Marco Parolo ha macinato chilometri contro il Belgio
Marco Parolo ha macinato chilometri contro il Belgio ©Getty Images

Basta dare uno sguardo agli schieramenti tattici delle partite del girone per capire come l'ingrato compito di seguire da vicino Andres Iniesta, leader e fonte di gioco della Spagna, toccherà a Marco Parolo. Il ‘maratoneta’ azzurro è pronto alla sfida contro quello che definisce uno dei suoi idoli, ma sa bene che un giocatore del genere si può fermare solo con l’aiuto dei compagni.

Il 32enne Iniesta è il giocatore più cercato dai compagni, che nelle prime tre partite gli hanno affidato il pallone 280 volte. Decisivo un suo assist al bacio nella sofferta vittoria contro la Repubblica ceca la all’esordio. “E’ un giocatore straordinario - spiega Parolo a EURO2016.com -. Uno dei mio idoli perchè lui giocava già ad alti livelli, quando io dovevo ancora arrivarci”

“Sarà un’emozione grandissima per me - continua -. Un giocatore così però si può fermare solo lavorando di squadra, tutti insieme. Singolarmente è talmente forte che si fa davvero fatica. Se ci riusciremo, potremo limitare quello che è un giocatore incredibile per la Spagna”.

LA SPAGNA IN CINQUE PUNTI

Parolo è il giocatore che ha corso più di tutti in una partita della fase a gironi (12.570m contro il Belgio). Ma è tutta l’Italia a non tirarsi mai indietro quando si tratta di correre e rincorrere. Solo così si può fermare la Spagna, secondo Parolo. “Sarà una partita tosta, difficile. Ci stiamo preparando nel migliore dei modi e cercheremo di affrontarla con entusiasmo e voglia di fare, ma soprattutto consci del percorso fatto finora. Portando in campo le nostri armi che sono l’umiltà, la voglia di lottare e sacrificarsi e di seguire un pensiero, che è quello del nostro allenatore". 

Mentre la Spagna ha schierato sempre gli stessi undici, l’Italia ha potuto lasciare a riposo diversi titolari nell’ultima gara del girone contro l’Irlanda. “Sicuramente è un piccolo vantaggio che ci siamo guadagnati vincendo le prime due partite. Dovremo essere bravi a mettere in campo ancora una volta le nostre armi: intensità, voglia di lottare. Il fatto di aver potuto recuperare qualche giorno in più può giocare a nostro favore. Però c’è da dire anche che loro sono giocatori più abituati di noi a giocare queste partite ogni tre giorni. Penso si faranno trovare pronti come noi”.

Le motivazioni non mancheranno di certo agli Azzurri. Se ci fosse bisogno di ulteriore carica, basta ripensare alla finale di quattro anni fa, vinta 4-0 dalla Spagna. “Sì, si parla della finale del 2012 - svela Parolo -. L’abbiamo anche analizzata, si è vista la partita. Si prende spunto da tutto, qualsiasi cosa può essere utilizzata nel modo giusto. E anche la possibilità di prendersi una bella rivincita ti mette quel fuoco dentro, ancora di più se ce ne fosse bisogno, per fare una grande partita”.