Tris Barcellona, la Juve deve inchinarsi
sabato 6 giugno 2015
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Juventus - FC Barcelona 1-3
I gol di Rakitić, Suárez e Neymar regalano al Barcellona la quinta corona europea, a una coraggiosa Juve non basta la rete del momentaneo pari di Morata.
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• L'FC Barcelona si laurea campione d'Europa per la quinta volta battendo la Juventus 3-1 nella finale di Berlino.
• La partita si mette subito in discesa per il Barcellona grazie al gol di Rakitić.
• La Juve soffre ma Álvaro Morata pareggia in apertura di ripresa
• Quando in difficoltà sembra andare il Barcellona, è Luis Suárez a riportare avanti la squadra di Luis Enrique.
• Xavi entra dalla panchina e festeggia come meglio non poteva la sua ultima partita con la maglia del Barcellona anche perché Neymar chiude i conti con l'ultimo tocco della partita.
I gol di Ivan Rakitić, Luis Suárez e Neymar regalano all'FC Barcelona la quinta corona europea. Per la Juventus, che era riuscita a pareggiare con Álvaro Morata, arriva un'altra sconfitta in finale - la sesta su otto tentativi, la quarta di fila - nonostante una prestazione coraggiosa contro i campioni catalani a Berlino.
Nelle primissime battute il Barcellona sembra poter andare in difficoltà sul pressing alto di una Juve che sostituisce l'infortunato Giorgio Chiellini con Andrea Barzagli. Al primo affondo, però, i catalani passano in vantaggio. Neymar lavora un buon pallone a sinistra e pesca il taglio in area di Andrés Iniesta, servizio immediato per il meglio piazzato Ivan Rakitić che non ha problemi a battere Gianluigi Buffon. Geometria pura, in classico stile Barcellona.
Álvaro Morata non ci sta e va via di prepotenza a Javier Mascherano con una progressione impressionante a sinistra. Servizio perfetto per l’accorrente Arturo Vidal che però manda alto da buona posizione. Intanto il cileno, nervoso, rimedia presto un giallo per un fallo a centrocampo.
Il Barcellona va vicinissimo al raddoppio al 14’. A negarglielo è un super intervento di Buffon che respinge con la mano sinistra la conclusione a botta sicura di Dani Alves anche se con il corpo stava andando dalla parte opposta. Gli schermi dello stadio fanno rivedere l'azione e c'è una sorta di boato collettivo di ammirazione per la parata del portiere bianconero.
Anche la Juve c’è. Ci vuole un grande intervento in scivolata di Javier Mascherano per negare a Carlos Tévez quella che sarebbe stata un’occasione d’oro sul servizio di Paul Pogba da sinistra. Poi Morata ha la palla buona per il pareggio ma l’attaccante spagnolo non centra l’angolino lontano con un piatto sinistro da ottima posizione.
Finisce alta di un soffio la bordata di Claudio Marchisio anche se il gioco era fermo per un fallo precedente fischiato a Morata in pressing. La partita resta bellissima. Suárez sfiora il palo con una puntata in diagonale, poi è Buffon ad alzare sopra la traversa un’altra conclusione del bomber uruguaiano. Allo scadere della prima frazione il tiro di Marchisio è troppo centrale per impensierire Marc-André ter Stegen.
Ancora super Buffon in apertura di ripresa. Questa volta il numero uno bianconero si oppone all'esterno da due passi di Suárez al termine di una ripartenza di Rakitić. Messi sfiora poi l'incrocio dei pali dopo aver chiesto e ottenuto l'uno-due sia a Suárez che a Neymar. Applausi.
La Juventus sembra barcollare e invece si rialza improvvisamente. Marchisio innesca lo scatto di Stephan Lichtsteiner con una magia di tacco. Il terzino svizzero entra in area e centra per Tévez che la lascia scorrere e tira. Ter Stegen si oppone, ma arriva Morata e insacca.
La Juve prova addirittura il sorpasso con Tévez e Pogba. La conclusione dell’argentino è però fuori misura, il francese salta in cielo ma manda alto di testa da due passi. E poi arriva la doccia gelata: Messi penetra al centro, Buffon respinge il rasoterra secco dell'argentino ma Suarez anticipa tutti e la mette dentro a porta vuota.
Il Barcellona sembra chiudere subito i conti con un colpo di testa di Neymar, ma l'ultimo tocco dell'attaccante brasiliano è con la mano. Poi Gerard Piqué spara alto da posizione più che favorevole. Nel frattempo Luis Enrique aveva fatto entrare Xavi Hernández, all'ultimo capitolo della sua gloriosa storia con il club catalano.
Massimiliano Allegri si gioca il tutto per tutto mandando dentro in successione Roberto Pereyra, Fernando Llorente e Kingsley Coman. Marchisio e Tévez impegnano Ter Stegen ma il secondo pari non arriva. Anzi, è Neymar trovare il gol in contropiede con l'ultima azione della partita. Finisce con i tifosi del Barcellona che sventolano orgogliosi le loro sciarpe. Per la Juve un'altra delusione in finale. Ma a mente fredda i ragazzi di Allegri ripenseranno a questa stagione - e a questa finale - con grande orgoglio.