Morata lancia la Juve
martedì 24 febbraio 2015
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Juventus - Borussia Dortmund2-1
I Bianconeri piegano le resistenze tedesche grazie a un gol dello spagnolo a fine primo tempo, dopo che Reus aveva risposto al primo vantaggio di Tévez.
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• La Juventus vendica la sconfitta subita nella finale di UEFA Champions League 1997 battendo 2-1 il Borussia Dortmund nell'andata degli ottavi.
• Dopo il vantaggio di Carlos Tévez (13') e l'immediata risposta di Marco Reus (18'), è Álvaro Morata a firmare il gol-partita al 43'.
• I Bianconeri disputano oltre metà gara senza Andrea Pirlo, uscito per infortunio alla fine del primo tempo.
• Nella ripresa Tévez sfiora due volte il terzo gol, ma il risultato non cambia più.
• La gara di ritorno si giocherà il 18 marzo, mentre il sorteggio per i quarti di finale si svolgerà due giorni più tardi a Nyon.
Chi si aspettava di vedere a Torino il Borussia Dortmund balbettante di qualche settimana fa aveva fatto male i conti. Nelle battute iniziali la Juve si fa surclassare sul piano del ritmo dalla banda di Jürgen Klopp. Il pressing, i raddoppi di marcatura e la velocità dei tedeschi complicano non poco la vita ai Bianconeri, che spesso si trovano costretti a contenere.
Ma la qualità principale delle Vecchie Signore, si sa, è la pazienza. E se il Dortmund punge subito con una botta di Ciro Immobile di poco oltre la traversa, ad andare a segno al primo vero affondo è la Juve, al 13': contropiede micidiale di Álvaro Morata, Roman Weidenfeller non trattiene il cross radente da sinistra dello spagnolo e per Carlos Tévez è un gioco da ragazzi insaccare nella porta sguarnita.
La doccia gelata, tuttavia, non spegne la baldanza del Dortmund, che nel giro di un niente trova il pareggio. Marco Reus è rapace nello sfruttare uno scivolone di Giorgio Chiellini per poi involarsi verso la porta di Gianluigi Buffon, che nulla può sul piazzato del funambolo tedesco. Al 18' è di nuovo tutto in parità, ma i fuochi d'artificio iniziali lasciano presagire che sarà spettacolo.
Morata e Leonardo Bonucci mancano il bersaglio di testa, poi è Nuri Şahin a scaldare le mani di Buffon dalla distanza. Nel frattempo la Juve perde Andrea Pirlo, che accusa un problema al polpaccio e viene rilevato da Roberto Pereyra. I Bianconeri perdono fosforo a centrocampo, ma al 43', nonostante il momento di difficoltà, Morata li riporta avanti su azione-fotocopia di quella del primo gol: questa volta il pallone dalla sinistra parte dai piedi di Paul Pogba.
Il Dortmund, però, non ci sta e inizia la ripresa con il piede premuto a tavoletta, schiacciando la Juve nella propria tre quarti. Immobile ci prova da posizione defilata, con Buffon che replica sicuro, ma con passare dei minuti la pressione tedesca - complice la stanchezza - si allenta e sono i Bianconeri a rendersi pericolosi: serve un grande intervento di Weidenfeller per deviare in corner una velenosa conclusione di Tévez dal cuore dell'area.
L'argentino ci riprova con una botta dal limite dell'area, respinta a mani aperte dal portiere avversario, e ora è la Juve a spingere con convinzione alla ricerca del tris. L'occasione d'oro per chiudere i conti capita sui piedi di Pereyra, che però strozza un po' troppo il sinistro a incrociare spedendo il pallone a fil di palo. Il tentativo di assedio finale del Dortmund non porta a nulla e il risultato non cambia più: missione compiuta per i Bianconeri, ma la dote da difendere in Germania sarà esigua.