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Juventus padrona al Celtic Park

Celtic FC - Juventus0-3
Al Celtic Park bianconeri vanno subito in vantaggio, resistono alla pressione scozzese e chiudono i conti nel finale.

Juventus padrona al Celtic Park
Juventus padrona al Celtic Park ©UEFA.com

La Juventus si impone con un netto 3-0 in casa del Celtic FC e mette un piede, se non tutti e due, nei quarti di finale di UEFA Champions League.

Al Celtic Park i bianconeri sbloccano presto il risultato con Alessandro Matri, resistono alla pressione scozzese e poi chiudono i conti con un terrificante uno-due tra il 77’ e l’83’.  Prima è Claudio Marchisio a trafiggere Fraser Forster, mentre il colpo che stende definitivamente il Celtic lo assesta Mirko Vučinić.

Il Celtic prova a spingere dalle prime battute con Victor Wanyama che scalda le mani di Gianluigi Buffon dalla distanza. La Juve, però, raffredda subito gli entusiasmi dei padroni di casa. Sul lungo lancio di Federico Peluso, Matri sfrutta lo svarione di Efe Ambrose, schierato in difesa anche se appena rientrato dalla Coppa d’Africa, e anticipa l'uscita di Forster facendogli passare il pallone sotto con un tocco di punta. La palla rotola lentamente verso la porta, Kelvin Wilson prova ad evitare il gol in scivolata. In tempo? No. Il tap-in vincente di Marchisio è superfluo dato che l'arbitro Alberto Undiano Mallenco aveva già assegnato la rete.

Gli scozzesi reagiscono con rabbia e Buffon deve intervenire ancora su Wanyama, e poi su Kris Commons. Dall'altra parte Marchisio arriva con un pizzico di ritardo sul cross da sinistra di Peluso, mentre Commons non trova la giusta coordinazione sul pericoloso centro di Emilio Izaguirre. Gli inserimenti a fari spenti di Commons creano più di un grattacapo alla difesa bianconera. Il centrocampista ci prova anche con un'intelligente rovesciata che manda il pallone a sfiorare il palo alla destra di Buffon.

Il Celtic, si sapeva, è molto pericoloso anche in occasione dei calci piazzati, Wanyama manda però alto di testa da buona posizione su corner da sinistra. Gli scozzesi la buttano molto sul fisico, la Juve prova di più a ragionare, ma sbaglia qualche passaggio importante per far male con le ripartenze. Il primo tempo si chiude così con i bianconeri in vantaggio di un gol.

Izaguirre e Mikael Lustig spingono sulle rispettive fasce di competenza, ma i tre centrali bianconeri fanno buona guardia sui molti cross che arrivano in area. L’assenza di Giorgos Samaras, che Neil Lennon aveva cercato di recuperare fino all’ultimo minuto, si fa sentire. Il tecnico scozzese perde anche Lustig per infortunio e inserisce Adam Matthews.

Il pallone buono per il pari capita ad Ambrose, ma il difensore nigeriano non riesce ad imprimere forza al colpo di testa da ottima posizione sull’invitante cross da sinistra di Charlie Mulgrew. Dall’altra parte Kelvin Wilson respinge un piatto destro a botta sicura di Vučinić su assist di Marchisio da sinistra.

Antonio Conte perde Peluso e inserisce Simone Padoin. Lennon richiama Commons e si gioca la carta Tony Watt, 19enne attaccante che nella fase a gironi aveva castigato niente meno che il Barcellona. Intanto continuano a piovere cross nell’area bianconera. Ma il gol lo segna la Juve. Padoin per Matri, che di prima pesca il taglio di Marchisio. Dribbling secco a rientrare e tiro sul primo palo che batte Forster.

Il Celtic accusa il colpo e capitola ancora. Padoin, ancora lui, ruba palla ad Ambrose e serve Marchisio. Il centrocampista serve alla perfezione Vučinić che fredda Forster. Il risultato è in cassaforte. Conte fa debuttare Nicolas Anelka, ma finisce 3-0. La strada per i quarti è ampiamente in discesa.

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