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Juve, pari e tanti brividi

Juventus - FC Shakhtar Donetsk 1-1
Leonardo Bonucci risponde al vantaggio di Alex Teixeira nel primo tempo, ma a fine gara sono gli ucraini ad aver maggiormente da recriminare.

Juve, pari e tanti brividi
Juve, pari e tanti brividi ©UEFA.com

La Juventus manca il successo nella prima sfida di UEFA Champions League nel suo nuovo stadio. La gara del Gruppo E contro l'FC Shakhtar Donetsk termina infatti 1-1.

Gli ucraini passano in vantaggio al 23' con Alex Teixeira, ma Leonardo Bonucci trova il pari al 25' sugli sviluppi di un corner. La gara resta su ritmi altissimi fino al fischio finale e sono forse gli ospiti a dover recriminare maggiormente per una traversa colpita da Willian in pieno recupero.

Che lo Shakhtar non sia arrivato a Torino per fare la vittima sacrificale lo si intuisce già dalle prime battute. La sfida è incominciata da una manciata di minuti quando Răzvan Raţ, imbeccato di tacco da Willian, pesca sul palo lungo Alex Teixeira. Per fortuna di Gianluigi Buffon, la conclusione del brasiliano sibila oltre la traversa, ma i primi brividi sono bianconeri.

Gli ucraini sfidano la Juve sul suo terreno prediletto - quello dell'intensità - e ne scaturisce una gara pimpante. I Bianconeri replicano prima con Alessandro Matri, che nell'area piccola arriva tardi all'appuntamento con il suggerimento di Mirko Vučinić, poi con Claudio Marchisio, che lanciato da Andrea Pirlo non inquadra la porta in mezza girata.

La squadra di Mircea Lucescu, però, quando affonda fa male. Sugli sviluppi di un'azione manovrata, Willian si incunea nell'area bianconera e anche se la sua conclusione viene ribattuta, il brasiliano ha la lucidità per servire sulla destra il connazionale Alex Teixeira, la cui violenta battuta sotto la traversa non lascia scampo a Buffon.

Sono passati 23' e la Juve è sotto, ma ai Bianconeri bastano due giri di orologio per riequilibrare l'incontro. Ed è il goleador che non ti aspetti a pescare il jolly: Leonardo Bonucci. Pirlo chiama uno schema su corner e serve palla a terra il difensore, che batte di prima intenzione e indovina la traiettoria vincente spedendo il pallone nel sette. Di nuovo tutto in equilibrio.

Il pareggio galvanizza la Juve, che raddoppia le energie. I Bianconeri sprizzano furore agonistico e prima che il tempo si chiuda sfiorano il raddoppio due volte, con una conclusione forte, ma centrale, di Matri, e con un colpo di testa di Bonucci, ancora su corner, che Andriy Pyatov neutralizza non senza fatica.

La ripresa riparte sugli stessi, altissimi ritmi. La Juve prova a schiacciare lo Shakhtar, ma gli ucraini in contropiede sono letali e al quarto d'ora sfiorano il raddoppio con Willian, che spedisce di un niente a lato del palo lungo al termine di una ripartenza supersonica.

I Bianconeri replicano colpo su colpo. Sebastian Giovinco, appena subentrato a Vučinić, si invola sulla sinistra e mette al centro per Matri, che alza sopra la traversa prima di lasciare il campo a Fabio Quagliarella, l'eroe di Stamford Bridge.

La Juve preme: Stephan Lichtsteiner entra in area come un fulmine dalla destra, ma Marchisio arriva con un soffio di ritardo sul cross dello svizzero sul secondo palo, mancando la deviazione vincente. Anche sul fronte opposto, però, non mancano le emozioni. Buffon neutralizza con i pugni una punizione di Yaroslav Rakitskiy, poi sono Henrik Mkhitaryan e Willian ad accarezzare i due pali della porta bianconera.

Massimo Carrera richiama Arturo Vidal giocandosi la carta Paul Pogba, ma nel finale è lo Shakhtar che dimostra di avere più birra. Uno scatenato Mkhitaryan calcia di poco a lato dopo aver mandato in crisi l'intera retroguardia bianconera, poi, in pieno recupero, Willian centra la parte alta della traversa con una conclusione praticamente a botta sicura. Al triplice fischio dell'arbitro le due squadre si dividono la posta, ma il punto va stretto più agli ucraini che alla Vecchia Signora.

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