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La Samp crolla sul traguardo

UC Sampdoria - SV Werder Bremen 3-2 (dts, and.: 1-3)
Allo scadere i Blucerchiati incassano la rete che li manda ai supplementari e subiscono la definitiva beffa a opera di Pizarro.

La Samp crolla sul traguardo
La Samp crolla sul traguardo ©UEFA.com

Il sogno dell'UC Sampdoria di approdare alla fase a gironi di UEFA Champions League svanisce a un passo dalla meta. In vantaggio 3-0 a 5' dal fischio finale i Blucerchiati subiscono il 3-1 al 3' di recupero e nei supplementari si inchinano a Claudio Pizarro, che regala la qualificazione all'SV Werder Bremen.

La Samp colpisce all'8' con Pazzini, che di testa sfrutta al meglio un cross dalla sinistra di Antonio Cassano. Il bomber doriano offre il bis 5' più tardi con una strepitosa acrobazia e a 5' dal fischio finale Cassano, di tacco, sigla il 3-0. Sembrerebbe tutto finito, ma al 3' di recupero il subentrato Markus Rosenberg firma la rete che manda l'incontro ai supplementari e al 100' una botta di Pizarro riscrive la storia di una partita che sembrava già in cassaforte per i Doriani.

La Sampdoria parte bene, ma l'atteggiamento del Werder non è passivo: sono passati pochi minuti dal fischio d'inizio quando Sebastian Prödl stacca imperiosamente in area su corner calciato da Torsten Frings e grazia Gianluca Curci, angolando troppo la traiettoria. I padroni di casa replicano con Cassano, che sempre di testa spedisce oltre la traversa su invito di Franco Semioli.

E' il preludio al vantaggio doriano, che si concretizza all'8': Reto Ziegler e Cassano si scambiano il pallone sulla corsia di sinistra, quindi "Fantantonio" lascia partire un cross perfetto per Pazzini, che appostato sul secondo palo batte Tim Wiese per l'1-0.

Il raddoppio arriva 5' più tardi: Stankevičius batte una punizione dall'out di destra, all'altezza del centrocampo, e il pallone spiove nel cuore dell'area in direzione di Pazzini - ancora lui - che in mezza girata lo spedisce sotto l'incrocio dei pali, fulminando l'incredulo Wiese.

Il Werder, pur accusando il colpo, accenna a una reazione. Borowski impegna Curci di testa su azione da corner, quindi Wagner non inquadra la porta dal limite dell'area, ma la manovra degli uomini di Schaaf manca di incisività. Non è un caso, infatti, che i tedeschi provino a pungere solo su palla inattiva: al 34' ci prova Claudio Pizarro con una punizione 25 metri, ma l'esito è censurabile.

La Samp rifiata, ma appena riparte fa male. Al 40', sugli sviluppi di un corner di Franco Semioli, Pazzini svetta nel cuore dell'area e indirizza a colpo sicuro sul palo lungo. Wiese sarebbe battuto anche questa volta, ma Clemens Fritz, piazzato provvidenzialmente sulla linea di porta, nega al "Pazzo" la gioia della tripletta. C'è ancora tempo per una conclusione di Cassano da posizione defilata, respinta di piedi da Wiese, prima che scocchi l'intervallo. 

Nella ripresa Schaaf butta nella mischia l'ex FC Internazionale Milano Marko Arnautović nel tentativo di dare maggiore fantasia all'attacco. Mertesacker ci prova ancora su azione da corner, concludendo a lato di un soffio. Con il passare dei minuti la spinta del Werder cresce e la Samp è costretta a rintanarsi nella propria metà campo.

I Doriani soffrono e ripartono sempre più raramente, ma trovano il 3-0 grazie al genio di Cassano: all'85' il fantasista mette la sua firma sull'incontro con un colpo di tacco su assist di Semioli che Wiese non riesce a trattenere. Le emozioni però non sono ancora finite. 

Al 3' di recupero il subentrato Rosenberg trafigge Curci con una conclusione angolata dal limite dell'area e riporta in perfetta parità il doppio confronto. Per la Samp è un'autentica doccia fredda, che rischia di trasformarsi in atroce beffa al 3' del primo tempo supplementare, quando Marin centra in pieno la traversa con una pregevole conclusione a giro.

Lo psicodramma doriano si completa al 10 della prima frazione supplementare, quando Pizarro indovina una traiettoria beffarda dai 20 metri e batte Curci sul primo palo. Sullo Stadio Luigi Ferraris cala improvviso il silenzio: la Samp non ha più la forza di reagire e al fischio finale è il Werder, che colpisce ancora un palo con Marin, a festeggiare l'accesso alla fase a gironi di UEFA Champions League. Per la banda Di Carlo, bella ma sfortunata, la consolazione di un posto in UEFA Europa League.

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