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Manfredini non basta, la Lazio cade a Brema

Werder Bremen - S.S. Lazio 2-1
Il Werder segna con Sanogo e Almeida, il centrocampista accorcia le distanza ma per gli uomini di Rossi è la prima sconfitta.

Una S.S. Lazio decimata dagli infortuni non riesce a evitare la prima sconfitta nella fase a gironi di UEFA Champions League. Al Weserstadion la squadra di Delio Rossi cede 2-1 al Werder Bremen, che trova la prima vittoria nella massima manifestazione europea per club grazie ai gol dei suoi due attaccanti, l’ivoriano Boubacar Sanogo nel primo tempo e il portoghese Hugo Almeida nella ripresa; inutile il gol di Christian Manfredini a otto minuti dalla fine. I biancoazzurri non partono male, ma calano progressivamente e reagiscono troppo tardi al doppio vantaggio del Werder, guidato da un ispiratissimo Diego. Dopo tre giornate, la Lazio è ultima in classifica nel girone C con due punti ma Werder e Olympiacos CFP non sono irragiungibili: con tre partite da giocare, nulla è compromesso.

Formazioni
Thomas Schaaf conferma in blocco la squadra che ha battuto 3-2 in campionato l’Hertha BSC Berlin. Rossi deve fare i conti con un’infermeria affollata e cambia quattro elementi nella formazione che ha sconfitto in trasferta l’AS Livorno Calcio. In difesa Aleksandar Kolarov rimpiazza Sebastiano Siviglia, sottoposto a un nuovo intervento chirurgico, con Luciano Zauri spostato al centro; a centrocampo Gaby Mudingayi e Manfredini sono preferiti a Fabio Firmani e Roberto Baronio, mentre il francese Mourad Meghni sostituisce l’indisponibile Stefano Mauri.

Brividi per Ballotta
Il primo affondo è della Lazio, ma il pallone in profondità di Manfredini per Tommaso Rocchi è bloccato in uscita da Tim Wiese; i padroni di casa rispondono con un tiro di Tim Borowski che termina alto. Al 12’ brivido per Marco Ballotta: il colpo di testa di Naldo su punizione di Diego non inquadra lo specchio della porta. Due minuti dopo il portiere della Lazio combina un pasticcio su un rinvio con le mani, ma Almeida non ne approfitta.

Sfida sulle punizioni
Al 18’ insidioso calcio di punizione di Kolarov: Manfredini non ci arriva ma Wiese è comunque in difficoltà e smanaccia come può. Al 23’ un calcio piazzato di Diego è deviato in corner da Valon Behrami; risponde ancora Kolarov, la cui punizione per poco non sorprende il portiere avversario. Ma sul ribaltamento di fronte è di nuovo il numero 10 del Werder a fallire una ghiotta opportunità, su intelligente assist di Borowski.

Vantaggio Werder
Al 28’ i tedeschi passano: splendido pallone filtrante di Diego per Sanogo, l’attaccante ivoriano scarta Ballotta e mette in rete nonostante il disperato tentativo di salvataggio di Behrami. Il talento brasiliano è una minaccia costante per la Lazio e al 34’ tenta il gol con una spettacolare rovesciata, senza fortuna. Al 45’ è Ballotta, con un miracolo su botta di Clemens Fritz da distanza ravvicinata, a evitare il raddoppio degli uomini di Schaaf.

Raddoppia Almeida
La ripresa si apre con una novità nella difesa del Werder, dove il serbo Duško Tošić rileva il finlandese Petri Pasanen. Al 48’ un sinistro di Almeida termina alto, poi Rossi getta nella mischia Simone Del Nero, che sostituisce Meghni. Ma al 54’ arriva il colpo del ko: un errore di Kolarov lancia sulla fascia Fritz, il cross del centrocampista trova smarcato sul secondo palo Almeida che di piatto sinistro non lascia scampo a Ballotta.

Reazione
Sotto di due gol, la Lazio inizia a reagire. Al 56’ un sinistro di Rocchi impegna Wiese, sei minuti dopo Goran Pandev – smarcato da Massimo Mutarelli – ha un’ottima chance ma tira addosso al portiere del Werder. L’attaccante Markus Rosenberg sostituisce Sanogo al 64’, poi Diego da una parte e Mutarelli dall’altra sciupano due buone opportunità. A 20 minuti dalla fine Rossi si gioca la carta Stephen Makinwa.

Segna Manfredini
Diego e Borowski sfiorano il terzo gol, poi il centrocampista tedesco lascia spazio a Leon Andreasen. Ighli Tare entra al posto di Rocchi e la Lazio accorcia le distanze: il “solito” Kolarov impegna Wiese su punizione, ma sulla respinta Manfredini è il più lesto di tutti e insacca di destro. Nelle fasi finali i biancoazzurri non riescono a rendersi pericolosi, dopo il triplice fischio del portoghese Olegário Benquerença  il Werder può festeggiare i primi punti in questa Champions.