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"Monaco fortissimo, Mbappé il nuovo Henry"

Abbiamo parlato con Gianluigi Buffon in vista della semifinale di UEFA Champions League tra Juventus e Monaco. Il portiere bianconero non si fida della squadra del Principato e del suo giovane attaccante.

"Monaco fortissimo, Mbappé il nuovo Henry"
"Monaco fortissimo, Mbappé il nuovo Henry" ©Getty Images

Per tanti è una sorpresa. Forse la vera grande sorpresa di questa edizione della UEFA Champions League. Non per Gianluigi Buffon, che aveva intuito presto le potenzialità di questo Monaco. Non si fida il portiere della Juventus della squadra del Principato, ultimo ostacolo tra la Juventus e la finale di Cardiff. E non si fida del giovane talento Kylian Mbappé.

MBAPPE', UN CICLONE DI 18 ANNI
CLEAN SHEET, BUFFON TRA I PRIMI

“Ti svelo un retroscena – spiega Buffon parlando con UEFA.com a pochi giorni dalla sfida di Montecarlo. “Verso il 30’ della partita che giocarono con il City in trasferta, mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: 'Guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi'. Questo ti fa capire quanto li rispettiamo e il loro valore. Non sono una squadra arrivata in semifinale per caso”.

VIDEO: cinque grandi parate di Buffon

“Giocano un calcio molto propositivo, vivace, è una squadra brillante, una squadra fisica, che ha qualità e in alcuni elementi anche tanta esperienza – continua il numero uno della Juventus -. Sappiamo che se vogliamo guadagnarci un’altra chance per vincerei la Champions dobbiamo superare un altro ostacolo che sul campo è duro quanto il Barcellona. Poi magari a livello di notorietà non viene considerato come il Barcellona. Il problema è che il campo ha detto di sì”.

La Juventus non ha ancora subito reti nella fase a eliminazione diretta. 180 minuti contro il Porto e 180 contro il Barcellona e nessuno è riuscito a infilare la porta difesa da Buffon. Adesso ci proverà la strana coppia, quella formata dall'esperto Radamel Falcao e dal giovanissimo Mbappè.

“E’ del 98 vero? - ci chiede Buffon prima di parlare del 18enne attaccante del Monaco che sta segnando gol a raffica per la squadra del Principato “Avevo fatto già il Mondiale in Francia quando è nato. E’ il bello della vita, il bello di essere longevi. Il poter incontrare ragazzi che non erano ancora nati quando tu avevi già una parte di carriera vissuta alle spalle”.

Lo fa riflettere il fatto di dover affrontare questo ragazzino 'terribile'. “Facevo due pensieri l’altro giorno, sono riuscito a collegare quasi tre generazioni. Giocavo con quelli nati negli anni '50 e '60 e finirò con quelli nati dopo il 2000. E’ un arco temporale enorme. E' molto stimolante, sapere di giocare contro i futuri Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar. Magari tra 10 anni, quando avrò smesso, questi saranno dei campioni affermati e avrò sempre il ricordo di averli affrontati all’alba della loro carriere”.

VIDEO: Un gran gol di Mbappè

Ma poi torna subito al futuro immediato. “Mbappé è un talento incredibile, mi sembra anche un ragazzo a posto, un ragazzo per bene e questo lo aiuterà molto nella sua carriera che gli auguro di essere davvero luminosa. Se lo sarà, non avrà questa esigenza così forte di passare il turno contro di noi. Avrà tante altre possibilità in futuro di vincere questo trofeo”.

Anche Buffon, come tanti altri, rivede un certo Thierry Henry guardando Mbappè in azione. “Certo, le caratteristiche sono simili. Il giocare con il Monaco agli inizi della carriera, questa corsa molto facile, snella, elegante che ha. Probabilmente, a questa età ha una facilità ancora maggiore di andare a rete (rispetto a Henry). Segna in quasi tutte le partite con una costanza incredibile e sai quando si è giovani per me non è facile avere questo cinismo e questa lucidità sotto porta”.

Esperienza, quella della retroguardia bianconera, contro sfrontatezza giovanile. Chi avrà la meglio? “Tutti gli elementi di una sfida sportiva sono decisivi. Sicuramente l’esperienza è un ingrediente che peserà anche in questa gara. Ma potrebbe pesare anche l’entusiasmo e la follia della gioventù che hanno loro. Potrebbe non attanagliarli e farli giocare la gara con entusiasmo e poca coscienza. Cosa che in gare molto tirate ti può aiutare”. Detto da uno che a 16 anni fermava gente come Roberto Baggio e George Weah...

LUNEDI' PUBBLICHEREMO LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA IN CUI BUFFON PARLA DELLA DIFESA DELLA JUVENTUS

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