Bonucci: "Messi e Ronaldo? Due numeri uno"
venerdì 10 febbraio 2017
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Abbiamo chiesto al difensore della Juventus, che nella UEFA Champions League 2014/15 ha affrontato sia Lionel Messi che Cristiano Ronaldo, un giudizio su entrambi e quale sia il più difficile da marcare.
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Nel 2015, Leonardo Bonucci li ha affrontati entrambi. Parliamo di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, i due extraterrestri del nuovo millennio. Com'è stato affrontarli? Che tipo di giocatori sono? Sono diversi oppure si assomigliano? Scopriamolo attraverso le parole del difensore bianconero.
UEFA.com: Nel 2015 hai affrontato Cristiano Ronaldo in semifinale di UEFA Champions League e Lionel Messi in finale. Quanto sono diversi tra loro e chi è più difficile da marcare?
Leonardo Bonucci: Sono due numeri uno, ognuno a modo suo. Messi ha più talento, è più soprannaturale, Ronaldo si è costruito di più [come giocatore], però sicuramente sono due giocatori fortissimi, due fuoriclasse, due fenomeni e giocarci contro è stato veramente stimolante perché sei costretto a dare il tuo 110% perché il 100% non basta.
Per me è sempre esaltante quando mi trovo davanti certi campioni, confrontarmi con certi campioni, perché... non lo so neanche il perché, però in certi momenti, in certe partite viene fuori qualcosa da dentro che mi spinge a dare tanto, quel tanto che magari a volte mi manca in alcune situazioni in altre partite normali. Forse questa è la cosa in cui devo migliorare quest'anno e finché la carriera non finirà: dare quel 110% in ogni partita.
UEFA.com: quali emozioni ti porti dietro dalla finale di UEFA Champions League del 2015 e quanto è servita alla Juventus per imparare?
Leonardo Bonucci: non dimenticherò mai la data del 6 giugno, eravamo arrivati davvero carichi alla finale. Abbiamo dimostrato sul campo di potercela giocare con il Barcellona, ma forse nel momento in cui abbiamo trovato il pareggio e abbiamo pensato di poterla vincere è lì che l'abbiamo persa, perché abbiamo concesso quegli spazi che nel primo tempo e all'inizio del secondo non avevamo lasciato al Barcellona.
Loro avevano trovato il gol su un nostro errore di posizione, ma dopo non avevano creato molto, pur avendo un attacco galattico. Eravamo stati bravi, poi quando abbiamo pensato di poterla vincere abbiamo concesso qualcosa al Barcellona e giocatori come Messi, Neymar e Suárez ti fanno male in circostanze del genere. E' un peccato, però quella sconfitta ci ha insegnato a rimanere sempre dentro la partita in ogni situazione, a non dare mai nulla per scontato.