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Magia di Pjanić, Juve salda al comando

I campioni d’Italia vincono anche sul campo del Chievo e allungano per il momento sulla Roma, che nel posticipo ospiterà il Bologna: Pellissier risponde a Mandžukić, decide la punizione capolavoro del bosniaco.

Magia di Pjanić, Juve salda al comando
Magia di Pjanić, Juve salda al comando ©Getty Images

Chievo Verona-Juventus 1-2 (Pellissier 66'; Mandžukić 53', Pjanić 75')
Al Bentegodi la Juventus riesce ad avere la meglio su un coriaceo Chievo Verona, grazie a una magia di Miralem Pjanić su punizione, che fissa il punteggio sul 2-1 proiettando la squadra Bianconera sempre più sola al primo posto.

Parte male la gara per i campioni d'Italia che perdono subito Andrea Barzagli per un infortunio alla spalla: sono i padroni di casa a giocare meglio nella prima mezz’ora e la migliore occasione è sulla testa di Nicolás Spolli, che sugli sviluppi di un corner sfiora il secondo palo della porta Bianconera. La risposta della Signora arriva con Mario Mandžukić che prima sfiora il gol con una girata al volo che finisce alta e, nel finale di tempo, sul cross di Alex Sandro spedisce di testa di poco a lato.

La partita si accende nella ripresa quando dopo 8 minuti la Juventus passa: verticalizzazione perfetta di Juan Cuadrado per Mandžukić, che batte in uscita Stefano Sorrentino con un preciso diagonale di destro. La squadra di Massimiliano Allegri sfiora il raddoppio con Gonzalo Higuain che lanciato in contropiede da Pjanić, riesce a superare Sorrentino, ma al momento della battuta a porta vuota subisce il ritorno decisivo di Dario Dainelli.

Al 65’ è il capitano Gianluigi Buffon - alla presenza numero 600 in Serie A - a salvare la squadra di Allegri: sulla mischia in area calcia da pochi passi a botta sicura Lucas Castro, ma l’estremo difensore della Nazionale si oppone d’istinto. Un minuto dopo è il neo-entrato Sergio Pellissier a involarsi sul filo del fuorigioco, Stephan Lichtsteiner lo stende in area e concede il rigore ai Clivensi, trasformato proprio dal numero 31 Gialloblu.

A riportare avanti l’undici Bianconero ci pensa il redivivo Pjanić, che con una punizione perfetta sotto la traversa, realizza il terzo gol in campionato e soprattutto regala un gol pesantissimo ai Campioni d’Italia. Nel finale è Stefano Sturaro a fallire una clamorosa occasione per il 3-1 calciando alto da buonissima posizione, ma per la Vecchia Signora i tre punti sono in cassaforte, così come il primato prima della sosta per le Nazionali.

SABATO

Napoli-Lazio 1-1 (Hamšík 52’; Keita 54’)
Il Napoli non riesce a superare la Lazio e resta alle spalle dei Biancocelesti in classifica. Al San Paolo, nell’anticipo serale della 12esima giornata, la sfida tra i Partenopei e la squadra di Simone Inzaghi finisce 1-1: succede tutto nella ripresa, con Keita Baldé Diao che risponde dopo due minuti al vantaggio realizzato da Marek Hamšík.

La formazione di Maurizio Sarri parte forte. Dopo due minuti un destro da fuori di Dries Mertnes sfiora il palo, con Federico Marchetti immobile, poi il portiere della Lazio anticipa il nazionale belga sul cross di Faouzi Ghoulam. Lorenzo Insigne calcia altissimo da posizione favorevole, poi i Biancocelesti vanno vicinissimi al vantaggio con Keita, che anticipa Kalidou Koulibaly sull’assist di Ciro Immobile ma non inquadra lo specchio della porta.

Marchetti si salva ancora su Insigne, poi una punizione di Mertens mette i brividi alla squadra di Inzaghi. L’ex PSV Eindhoven è attivissimo nel primo tempo, ma sul servizio di Hamšík calcia altissimo; gli ospiti rispondono con Sergej Milinković-Savić, ma il colpo di testa del serbo è impreciso.

Nella ripresa Pepe Reina compie un grande intervento su Immobile, servito alla grande da Senad Lulić, poi l’ex attaccante del Torino sciupa un’altra buona occasione; dalla parte opposta Marchetti si rifugia in corner su un sinistro velenoso di Insigne. Ghoulam colpisce una traversa direttamente da angolo, ma al 52’ il Napoli passa. Hamšík, dopo un’azione personale, calcia di sinistro e batte il portiere avversario, realizzando il terzo gol in campionato.

Il vantaggio dei ragazzi di Sarri dura meno di due lancette d’orologio. Keita, dopo un’altra azione individuale, sorprende Reina e realizza l’1-1: per il senegalese cresciuto nella cantera del Barcellona è il quarto gol in campionato. Sale in cattedra Marchetti, che dice di no prima ad Hamšík e poi al difensore albanese Elseid Hysaj.

Il portiere della Lazio è super anche su Piotr Zieliński e ferma successivamente Manolo Gabbiadini, subentrato a Insigne. Il Napoli ci prova fino all’ultimo, ma la Lazio porta via un prezioso 1-1 dal San Paolo: per i Biancocelesti di Inzaghi è il settimo risultato utile consecutivo.

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