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Pjanić: "Alla Juve per vincere"

"In pochi giorni ho capito perché è così difficile stare davanti alla Juve", ha detto il centrocampista bosniaco. "Il mister conosce bene le mie caratteristiche, diverso da Pirlo, giocherò con il 5".

Miralem Pjanić vuole vincere con la Juve
Miralem Pjanić vuole vincere con la Juve ©Getty Images

Il mercato della Juve è tutt'altro che chiuso. Ma un grande colpo è stato piazzato in largo anticipo con l'arrivo di Miralem Pjanić. Il centrocampista bosniscaco ha parlato oggi alla stampa.

Prime impressioni sulla Juve
Conoscevo la Juve da avversaria, da fuori. Adesso che sono dentro ho visto tante cose e ho capito ancora di più perchè era sempre difficile essere davanti alla Juve. Sono molto contento, si lavora tanto. Personalmente sono a disposizione della squadra per raggiungere grandi obiettivi, per continuare a vincere.

L'accoglienza alla Juve
Dal primo giorno ho ricevuto tanti messaggi di benvenuto da tutta la squadra. Mi hanno accolto molto bene e mi hanno fatto capire che sono in una grande squadra, con grandi uomini  e grandi calciatori. Oltre ad aver vinto tanto in questi anni questa è una squadra unita. Mi hanno fatto capire che sono contenti di avermi qua, che possono darmi una mano, e mi ha fatto molto piacere.

L'inizio con Allegri e il ruolo
Col mister c'è una buona intesa. Piano piano parleremo pure del mio ruolo in campo. Per adesso siamo qui per lavorare, per prepararci al meglio. Tutto il resto, dove giocherò sul campo, me lo hanno fatto capire la società e il mister, prima del mio definitivo passaggio alla Juve. Sono un giocatore che non ha paura di avere il pallone tra i piedi e a cui piace far giocare gli altri. Il mister conosce molto bene le mie caratteristiche.

I paragoni con Pirlo 
Pirlo è un grandissimo calciatore. Negli anni che è stato qui per me era il centrocampista più forte della Serie A. Non copierò il suo gioco, farò il massimo di quello che mi chiederà il mister. Ovviamente siamo diversi, è stato un calciatore incredibile. Io darò il massimo per diventare un giocatore importante in questa squadra. Il paragone con Pirlo è bello ovviamente, ma il mio gioco è un po' diverso. Pirlo era molto abile col pallone tra i piedi e ha fatto giocare molto bene la squadra. Io spero di fare altrettanto.

Le punizioni 
Ho lavorato con uno specialista che era Juninho quando ero al Lione, ma credo che ogni calciatore abbia un piede diverso, una tecnica di tiro diversa. Io cerco di essere sempre più pericoloso possibile perchè le partite a volte si decidono sui calci piazzati. Sto lavorando sempre per migliorarmi, ma so che la Juve ha altri giocatori che le calciano bene.

Sogno Champions
La cosa più importante è mantenere i trofei che si sono vinti l'anno scorso. Poi ovviamente una società come la Juve vuole sempre vincere tutto. Qualunque avversario affronteremo, in Champions, campionato o coppa, cercheremo di vincere. Gli obiettivi saranno sempre quelli più alti possibili. Vincendo il sesto scudetto di fila, riscriveremmo la storia.

Il numero
Sarà il 5. L'anno scorso avevo il 15, qui è preso e quindi prenderò il 5. Il 5 è stato anche il numero che il mio idolo Zidane ha portato in carriera, è un bel numero e sarò orgoglioso e contento di portarlo.

Pogba e Benatia
Pogba l'ho sentito, gli ho augurato pure buona fortuna per la finale e mi dispiace che l'abbia persa. Mehdi l'ho sento da due anni, siamo rimasti sempre in contatto da quando è stato a Roma. Non posso aggiungere altro perchè non c'è altro da dire. Posso solo dire che è un bravissimo ragazzo, è un grande calciatore.