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Dinamo Zagabria, fucina di talenti

Col passaggio a titolo definitivo di Tin Jedvaj al Bayer Leverkusen, facciamo un passo indietro per vedere dove tutto ha avuto inizio per il difensore 19enne: la scuola calcio di fama mondiale della Dinamo Zagabria.

Dinamo Zagabria, fucina di talenti
Dinamo Zagabria, fucina di talenti ©UEFA.com

Raramente durante una partita o un allenamento della GNK Dinamo Zagreb mancano osservatori alla ricerca delle possibili stelle di domani.

In effetti, i campioni della Croazia hanno una tradizione riconosciuta in tutto il mondo per la quantità di giovani campioni che negli anni sono usciti dalla Dinamo. Probabilmente l'esempio più calzante è quello del centrocampista del Real Madrid CF, Luka Modrić, che comanda la classifica delle cessioni più costose, essendo passato al Tottenham Hotspur FC nel 2008 per €27 mln, prima di trasferirsi nella capitale spagnola quattro anni più tardi. In molti ritengono Modrić il cuore pulsante di quel Madrid che a maggio ha conquistato la UEFA Champions League.

L'esperto terzino Vedran Ćorluka, il difensore del Liverpool FC Dejan Lovren, il centrocampista dell'ACF Fiorentina Milan Badelj e l'ex attaccante dell'Arsenal FC Eduardo sono tutti passati dalla Dinamo prima di esplodere in Europa. Questa tendenza non è di certo una novità. In passato, infatti, la Dinamo ha sfornato talenti del calibro di Zvonimir Boban - che venne insignito della fascia di capitano a 19 anni - e Robert Prosinečki.

Luka Modrić: il segreto del successo croato
Luka Modrić: il segreto del successo croato©Getty Images

Nel 2013, i giovani Mateo Kovačić, Tin Jedvaj e Šime Vrsaljko, hanno lasciato la capitale croata per accasarsi rispettivamente con FC Internazionale Milano, AS Roma e Genoa CFC. Kovačić e Vrsaljko erano già nella nazionale maggiore; Jedvaj martedì è passato a titolo definitivo al Bayer 04 Leverkusen dopo un inizio stagione promettente con i tedeschi in prestito dalla Roma.

L'anno scorso a fare il salto dalla Croazia sono stati il centrocampista Alen Halilović (all'FC Barcelona), l'attaccante Fran Brodić (Club Brugge KV) e Robert Murić (AFC Ajax), tutti e tre appena 17enni all'epoca. Oggi sotto i riflettori c'è il 22enne Marcelo Brozović, centrocampista croato che pare avere attirato le attenzioni di tante squadre di tutto il continente.

"Gran parte del merito deve andare agli allenatori, ma dobbiamo riconoscere che abbiamo anche occhio nel saper individuare i migliori talenti – non possiamo permetterci di lasciarci sfuggire un solo calciatore di qualità", ha detto Romeo Jozak, capo del comitato tecnico della Federcalcio croata (HNS). "Un paio di anni fa, la nostra scuola era riconosciuta come una delle sei migliori giovanili d'Europa, insieme a quelle del Barcelona, Inter, Arsenal e Sporting. Oggi lavoriamo con un budget di circa €1mln all'anno, mentre gli altri ne hanno fino a €8 a disposizione".

L'ex tecnico della Croazia, Mirko Jozić, alla guida delle giovanili della Dinamo nel 2008, spiega: "Questi giovani calciatori meritano grande rispetto. Tante squadre possono solo imparare dal modo con cui la Dinamo Zagreb lavora con i giovani. Non devono assolutamente preoccuparsi del futuro". Né tantomeno deve farlo il club. L'inverno scorso l'Under 17 della Dinamo ha superato i pari età dell'FC Bayern München e Borussia Dortmund prima di vincere la Jugend EURO Cup – ovvero una competizione annuale indoor riservata alle giovanili, composta da 12 squadre.

La scuola della Dinamo continua a sfornare talenti. E c'è anche la possibilità che un giorno tutti questi calciatori possano tornare. Una speranza espressa recentemente anche da Kovačić. "La Dinamo ha sempre avuto talenti purissimi. Per me è stato un grande onore aver indossato la fascia di capitano nonostante la mia giovane età - ha raccontato a UEFA.com -. Spero un giorno di poter tornare a vestire la maglia della Dinamo, la mia squadra del cuore".

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