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Klopp e Heynckes a confronto

UEFA.com analizza i due allenatori finalisti in UEFA Champions League e scopre che, nonostante i caratteri diversi, si somigliano più di quanto si possa immaginare.

Klopp e Heynckes a confronto
Klopp e Heynckes a confronto ©Getty Images

Jürgen Klopp e Jupp Heynckes sono gli strateghi che hanno portato Borussia Dortmund ed FC Bayern München in finale di UEFA Champions League. UEFA.com analizza lo stile dei due allenatori e scopre che, nonostante i caratteri diversi, si somigliano più di quanto si possa immaginare.

Heynckes, che è stato un attaccante molto veloce, figura al terzo posto nella classifica cannonieri di tutti i tempi in Bundesliga e ha collezionato 39 presenze nella nazionale tedesca, vincendo una Coppa del Mondo FIFA, un Campionato Europeo UEFA e diversi titoli con il VfL Borussia Mönchengladbach. La carriera da giocatore di Klopp è diversa: difensore senza fronzoli, ha sempre vestito la maglia dell'1. FSV Mainz 05 nella serie cadetta.

Separati da 23 anni di età, Heynckes e Klopp hanno anche un modo di comportarsi diverso. Klopp è un vulcano a bordo campo ed è sempre pronto a esplodere di gioia o di rabbia a seconda degli eventi. Anche se l'allenatore del Borussia Dortmund ha un'aria genuina che gli ha permesso di strappare applausi, lui stesso dice di sorprendersi per il suo temperamento. "A volte, quando mi vedo in TV, non mi riconosco", ha commentato.

Heynckes, che ha compiuto 68 anni a inizio maggio, era considerato irrequieto fino al 2009, quando ha accettato la panchina del Bayer 04 Leverkusen. È stato allora che ha cominciato a sfoggiare la maturità e la calma che gli sono valse sempre più ammiratori. Heynckes non ha niente da dimostrare, è un vero gentiluomo e pretende rispetto dai giocatori e da tutti coloro che lavorano in squadra.

I due tecnici hanno avuto un lieve diverbio dopo l'1-0 per il Bayern sul Borussia ai quarti di finale di Coppa di Germania, ma Klopp ha subito ammesso di aver superato il segno accusando il collega di copiare le tattiche con cui il Borussia aveva vinto i titoli del 2011 e 2012. "Jürgen è sempre stato corretto. A volte la situazione può scappare di mano", ha commentato Heynckes.

Jupp Heynckes has options at his disposal
Jupp Heynckes has options at his disposal©AFP/Getty Images

Con'un enfasi particolarte sul pressing, gli schemi del Bayern del 2012/13 hanno in effetti qualche punto in comune con quelli del Borussia. "Come ho fatto a cambiare il sistema? - ha domandato Heynckes -. Sapevate cosa dicevo di Javi Martínez prima di acquistarlo? Con lui, Dante e Mario Mandžukić, abbiamo tre giocatori predestinati a giocare così.

"Ci è voluto un po' a convincere i giocatori che questo era l'unico modo possibile. Ho sfidato i ragazzi giorno dopo giorno, specialmente quelli che dovevano rivedere il loro modo di giocare. Franck Ribéry non è mai stato in forma come in questa stagione. Perché? Perché ora fa la sua parte in difesa, e lo stesso vale per Arjen Robben".

Nel reparto arretrato, il Bayern si affida alla velocità dei difensori e alla loro capacità di strappare il pallone piuttosto che alla trappola del fuorigioco. Spingersi in avanti e controllare la palla è fondamentale, mentre gli esterni sono in prima linea in qualsiasi manovra d'attacco.

Il Borussia impiega un simile 4-2-3-1, ma i quattro giocatori più offensivi tendono a lavorare di più al centro, creando spazio sulle fasce per i terzini.

Mats Hummels in action against Ajax
Mats Hummels in action against Ajax©Getty Images

Un altro elemento importante del gioco del Borussia è il centrale Mats Hummels, capace di passare con grande precisione nelle zone alte del campo. Nella prima partita della fase a gironi di questa stagione, l'AFC Ajax ha messo in difficoltà i tedeschi sbarrando la strada a Hummels, e per separare le due squadre ci è voluto un rigore sul finire di Robert Lewandowski.

Il Borussia ha dimostrato una flessibilità tattica e ha sviluppato la capacità di arretrare leggermente e tenere il possesso se necessario. Klopp, però, preferisce partire sfavorito nella finale di Wembley: "Se vinciamo non saremo la squadra più forte del mondo, ma l'avremo battuta".