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Il tocco di Klaas

L'unico attaccante a segno in tutte le gare della fase a gironi, Klaas-Jan Huntelaar, spiega alla rivista ufficiale della UEFA Champions League perché i gol sono "l'elisir della vita".

Il tocco di Klaas
Il tocco di Klaas ©UEFA.com

Accade tutto in pochi secondi. Un pallone alto, una spizzata di Lewis Holtby e una conclusione al volo di Klaas-Jan Huntelaar nel recupero del primo tempo. L'attaccante dell'FC Schalke 04 ha colpito ancora. Quel gol, che dimezza le distanze contro l'Arsenal FC alla quarta giornata, segna la svolta. I compagni di squadra del Cacciatore, come lo chiamano i tifosi, adesso ci credono. Trascinata dal proprio pubblico, la squadra tedesca conquista un punto meritato.

Huntelaar è la dimostrazione vivente che c'è ancora spazio nel calcio moderno per i predatori d'area. La cosa più inquietante per i difensori è osservare la sua reazione dopo il gol. Dopo una breve e intensa esultanza la sua espressione si fa seria. Il pensiero è già al prossimo gol.

Il suo connazionale Ruud van Nistelrooy, uno che se ne intendeva di gol, diceva di essere dipendente dal suono della palla che si insacca in porta. Huntelaar sa perfettamente cosa voleva dire Van Nistelrooy. "Trascorri tutta la settimana con la voglia di ascoltare di nuovo quel suono. E' come un elisir vitale”.

Huntelaar, 29 anni, attraversa il migliore momento della carriera. Bernd Schuster ha detto di lui una volta: "Sembra il clone di Marco van Basten. Come si muove, come calcia con entrambi i piedi, il colpo di testa perentorio, mi ricorda in tutto Van Basten". Huntelaar ha avuto anche il privilegio di essere allenato da Van Basten all'AFC Ajax. "Dava ottimi consigli agli attaccanti”, ha ammesso il bomber dello Schalke.

In Germania, è esploso con Huub Stevens. "E' importante che abbia fiducia in me e che mi faccia giocare 90 minuti. Parla soltanto se qualcosa non va come vuole lui. Sa mettere pressione ai calciatori, ma di solito li lascia tranquilli”.
Oltre ai consigli di Stevens, Huntelaar si è arricchito vedendo in azione Raúl González, l'attaccante più prolifico nella storia della UEFA Champions League, che ha lasciato lo Schalke in estate. “Sapeva cosa fare in ogni situazione. Abbiamo dovuto colmare il vuoto che ha lasciato”.

Lo Schalke ha raggiunto la semifinale del massimo torneo continentale due stagioni fa. Attualmente è in testa al Gruppo B con otto punti. Tuttavia, Huntelaar resta cauto. "Si prova una sensazione strana quando si vedono realizzarsi i propri sogni”.

L'articolo completo compare sull'ultimo numero di Champions Matchday, disponibile in formato digitale su Apple Newsstand o Zinio, oltre che cartacea. E' possibile seguire la rivista su Twitter @ChampionsMag.

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